Sabato 6 dicembre alla biblioteca di Doccia si è tenuto un convegno su Ernesto Ragionieri, lo storico e professore sestese scomparso 40 anni fa. Vi proponiamo il comunicato del presidente dell’associazione “Per Sesto” Damiano Sforzi.
Si è tenuto sabato il Convegno dedicato ad Ernesto Ragionieri, in occasione dei 40 anni della sua scomparsa prematura, nella sala principale della Biblioteca di Sesto,che porta proprio il suo nome.
Ragionieri, storico rigoroso e innovativo, volle dedicare alla propria città un volume divenuto poi celebre “Un comune socialista: Sesto Fiorentino“, libro che uscì in anni di forti tensioni interne e internazionali. La storia locale diventa per la prima volta lo strumento per conoscere ed approfondire l’identità politica e sociale di una comunità.
Una comunità che non è isolata e sola nel contesto dell’Italia Unita, ma ne riflette le dinamiche: dall’affermarsi del movimento socialista, con Pilade Biondi, all’avvento del Fascismo. I grandi e talvolta drammatici, o eroici, sentieri della storia italiana ed europea attraversano anche la nostra città.
La Sesto di oggi è diversissima dalla fotografia di Ragionieri. Non è più soltanto la Ginori, che tante difficoltà ha conosciuto recentemente, ma una città di commercio, di impresa, di servizi, che si innesta sulla antica tradizione ceramica e manifatturiera, che conosce e vede i segni di una crisi nazionale e internazionale dura a finire.
Il mondo sociale della Sesto di Pilade Biondi non esiste più. Oggi quel grande patrimonio associativo, fra i più ricchi d’Italia, è cambiato, si è fatto liquido, come l’intera società italiana ed europea, pretendendo nuove risposte a nuove esigenze.
La crisi dei partiti, dei sindacati, delle associazioni datoriali, dei movimenti associativi nazionali, pone, non solo a Sesto, domande impellenti per un nuovo modo di vivere. Ci impone soprattutto di dare, inventare, creare risposte nuove ai cittadini.
Questa è la domanda che viene dalla città, dalla nostra città. Chi vuol essere classe dirigente, deve essere pronto, con umiltà, a cercare risposte, sapendo che nulla è scontato per nessuno e che non esistono rendite di posizione. In un mondo in cui i partiti, sempre più in crisi, sono sempre meno in grado di essere luogo di discussione e di confronto con e tra cittadini.
Per questo c’è bisogno di Ragionieri oggi più che mai. Ricordarlo significa interrogarsi sulla struttura e sull’identità della nostra comunità, oggi. Su quali sono le richieste e le istanze che provengono dalla modernità, dalla quotidianità, e che rapporto hanno esse con la nostra storia e con il travaglio violento dell’Europa di oggi.