SI: “La sentenza del TAR ricorda a tutti che l’interesse pubblico non può essere messo in secondo piano”

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Di seguito il comunicato stampa di Sinistra Italiana relativo alla sentenza del Tar sul nuovo aeroporto di Peretola:

“Sinistra Italiana della Toscana accoglie positivamente la sentenza del TAR relativa al mega aeroporto di Peretola. E’ una sentenza storica, perché mette in discussione in modo radicale le scelte fatte negli ultimi anni dalla Regione sullo sviluppo della Piana, scelte che hanno stravolto il ruolo dell’aeroporto di Firenze, al di fuori di ogni logica di integrazione con gli aeroporti di Pisa e di Bologna, e hanno messo a rischio l’ambiente e la sicurezza dei cittadini. La sentenza del TAR ricorda in sostanza a tutti, Regione e Governo in testa, che l’interesse pubblico non può essere messo in secondo piano, per assecondare a ogni costo interessi privati. La sentenza implica, a nostro avviso, anche il blocco del procedimento di VIA (valutazione di impatto ambientale) in corso al Ministero dell’ambiente. E’ giunto il momento, dunque, che sul destino dell’aeroporto e del Parco della Piana si svolga una discussione completamente diversa, libera dal condizionamento di quelle forze che puntano su Firenze come un mercato senza limiti, e su un’idea dello sviluppo che non ammette alcuna considerazione delle richieste dei cittadini e dei limiti alla crescita smisurata di infrastrutture insostenibili. Nulla deve più essere dato per scontato. Il progetto del mega aeroporto era lacunoso, approssimativo, superficiale, e tutte le forzature fatte dalla Regione per renderlo compatibile con lo sviluppo urbano e le infrastrutture esistenti si è infine rivelato per quello che era: una scelta priva di fondamento tecnico e palesemente in contrasto con gli interessi pubblici del territorio, portata avanti in contrasto con le regole e con gli accordi e gli atti di pianificazione precedenti. Negli anni passati i Comuni della Piana, primi tra tutti quelli di Campi Bisenzio e di Sesto Fiorentino, si erano opposti a queste scelte, in modo argomentato e puntuale, contrastando il cambiamento di rotta della Regione Toscana, non a caso avvenuto nel corso dell’amministrazione Renzi (2009-2014), che ha costituito una rottura rispetto alle posizioni precedentemente assunte dai Comuni e dalla Regione. Negli ultimi due anni le cose sono andate come tutti sanno: sulle istituzioni nazionali, regionali e locali è arrivata l’onda renziana, e perfino nei due comuni più impegnati nel contrasto al mega aeroporto, Sesto e Campi, le amministrazioni del 2014 (sindaci Biagiotti e Fossi) avevano infine deciso di non ostacolare il progetto, né con la forza della politica né tantomeno con quella del diritto; nessun appoggio infine ai ricorsi presentati dai comitati di cittadini. Ora le cose sono cambiate, a Sesto Fiorentino c’è una nuova amministrazione, si è riaperto il dialogo con tutti quelli che, a Sesto come nella Piana come a Firenze, non rinunciano a dire la loro e non si rassegnano a subire le imposizioni dei poteri forti, Confindustria in primo luogo. Sinistra Italiana ribadisce la sua ferma contrarietà al mega aeroporto, espressione di un modello scellerato di sviluppo, privo di benefici per i più e preoccupato solo di assecondare gli interessi di pochi. I cittadini dei comuni della Piana e di Firenze sapranno riconoscere dove stanno le buone ragioni, e in questo non sono soli. Forze politiche significative sono al loro fianco, e così tanta parte del mondo della cultura e dell’ambientalismo, e forze produttive che sanno quanto preziosa sia per lo sviluppo economico di tutta l’area la tutela di fondamentali esigenze di equilibrio territoriale. Da tutta questa storia emerge anche un problema politico più generale, che chiama in causa la politica regionale, e il suo progressivo cedimento a logiche privatistiche di governo del territorio, in nome di uno sviluppo che non verrà, perché legato alle logiche del passato e incapace di misurarsi con i cambiamenti che segneranno il nostro futuro, la mobilità delle persone, l’uso delle risorse. Un cambiamento è necessario e non più prorogabile: di questo e non di come aggirare i problemi devono rispondere gli attuali governi regionale e nazionale e l’attuale amministrazione di Firenze, che si sono assunti la responsabilità di sostenere un progetto sbagliato e contrario all’interesse del territorio e dei suoi abitanti. Sinistra Italiana continuerà la sua battaglia, a Sesto Fiorentino come negli altri comuni della Piana e a Firenze, a fianco dei cittadini che non si danno per vinti.

Il comitato operativo toscano di Sinistra Italiana

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