Stella (FI): “La crisi di governo non fermi le grandi opere. Il patto di Firenze non si tocca”

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La crisi di governo alla quale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sta cercando soluzione – scrive La Nazione – potrebbe aprire una stagione ad alto rischio per le grandi opere. Vale in particolare per quelle fiorentine iscritte da poco nel famoso patto per Firenze che il premier Renzi e il sindaco Nardella hanno sottoscritto appena un mese fa, nei giorni ancora fulgidi della Leopolda. E il centrodestra è fra i primi a lanciare l’allarme. “La crisi di governo non metta in discussione il patto per Firenze, i soldi e i finanziamenti destinati allo sviluppo infrastrutturale della città – sottolinea il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana e coordinatore cittadino di Forza Italia, Marco Stella. Poi il cahier de doleances: sotto il profilo infrastrutturale, Firenze è – a suo parere – ferma. “Aeroporto, sistema ferroviario metropolitano, alta velocità e polo fieristico sono al palo. Se ne parla da anni, in alcuni casi da decenni, ma siamo sempre fermi e il paragone con città di dimensioni simili è sconfortante”. La richiesta – fatta senza mezzi termini ai parlamentari del Pd toscani è che “pensino al bene della nostra città e della Toscana, prima che alle beghe interne del loro partito”. Giudizio molto più tranchant quello di Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia): “Renzi ha raccontato tante di quelle balle su Firenze che il suo allontanamento dal governo non può che far bene alla città. Ricordo ancora un suo intervento in consiglio comunale, quando da sindaco prometteva di avere già accordo per fare la stazione dell’alta velocità sotto la Fortezza, people mover compreso!“. E il patto per Firenze, allora? “L’attuale Finanziaria – insiste Donzelli – non è cambiata e non credo sarebbe mai stato realizzato quello che non era compreso nella legge“.

L’ultima nota è sull’aeroporto. “A pagare la nuova pista dovevano essere i finanziamenti per il G7, ma quello Renzi ha pensato bene di spostarlo. Da quando è stato cancellato tutte le procedure sono rallentate. E ancora non è chiaro chi paga”. Insomma l’avventura di un ex sindaco diventato premier è – secondo Donzelli – una stata per la città una vera occasione sprecata. “Firenze – ammonisce – è famosa per molto altro che non le comparsate di Renzi con Obama o con la Merkel”.

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