Tomassini (Fratelli d’Italia): “Al ballottaggio meglio votare scheda bianca”

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In vista del ballottaggio tra Lorenzo Zambini (Pd) e Lorenzo Falchi (SI-Per Sesto), arriva la presa di posizione di Fratelli d’Italia. Queste le parole del portavoce comunale Luca Tomassini.

Se un italiano su due oggi diserta le urne, evidentemente è anche perché, negli ultimi decenni, la politica italiana ha messo in scena qualsiasi tipo di inciucio, accordicchio e sotterfugio, allontanando così i cittadini dalle istituzioni e dai loro rappresentanti, visti sempre più come affaristi, opportunisti ed intrallazzatori e sempre meno come rappresentati delle reali necessità del popolo. Ma nella politica di oggi esiste addirittura una nuova categoria decisamente peggiore rispetto a quella dei politicanti figli della Prima Repubblica: i ‘falsi giovani’ ossia coloro che blaterano di rinnovamento, che si presentano come facce nuove in discontinuità col passato, ma che in realtà altro non sono se non marionette nelle mani dei burattinai che hanno spadroneggiato per cinquant’anni sulla scena politica nostrana

Dietro il volto giovane e rassicurante di Lorenzo Falchi – spiega il portavoce comunale di Sesto Fiorentino di FdI, Luca Tomassiniin realtà vi è il vecchio manovratore Gianassi che, come i sestesi sanno bene, continua a perorare non gli interessi della comunità cittadina, ma esclusivamente quelli della propria parte politica. Ecco perché Falchi arriva a dire quello che nessuno, neppure i peggiori rappresentanti della vecchia politica consociativa, hanno mai avuto il coraggio di dire: pur trovandosi d’accordo su idee e programmi non ci apparenteremo con Quercioli al secondo turno, perché solo così potremo garantire ai nostri due poltrone in più, strappate all’opposizione. Guardacaso proprio quelle poltrone che serviranno a riportare in consiglio comunale gli uomini di Gianassi che a suo tempo sancirono il commissariamento dell’ex-Sindaco Biagiotti.

Se Falchi vincerà il ballottaggio avrà già la maggioranza del 60% dei consiglieri, così come prevede la legge elettorale; allora perché rifiutare l’apparentamento offertogli da Quercioli, pur facendo capire che successivamente ci sarà comunque spazio per una sua entrata in maggioranza? La risposta è tanto ovvia quanto contraria a qualsiasi buona e trasparente pratica politica ed è figlia esclusivamente di un mero calcolo di opportunismo elettorale. La maggioranza è infatti composta da 15 consiglieri, ma nelle liste di Falchi sono presenti i famosi 8 consiglieri ex-PD rimasti fedeli all’ex-Sindaco Gianassi ed artefici della caduta di Sara Biagiotti; se Falchi e Quercioli si fossero apparentati al ballottaggio, dei 15 consiglieri di maggioranza, 8 risponderebbero a Gianassi, 3 a Quercioli e soltanto 4 a Falchi. Dunque il neo-sindaco, in caso di vittoria, esattamente come era accaduto alla Biagiotti, si troverebbe perennemente sotto ricatto di Gianassi e dei suoi uomini.

E allora – rincara la dose l’esponente di Fratelli d’Italia – ecco il ‘barbatrucco’ che farebbe impallidire come giovani educandi gli Andreotti ed i Craxi dei tempi migliori: Quercioli e Falchi fingono di litigare e di non apparentarsi, così i 15 consiglieri di maggioranza vengono eletti soltanto nelle liste di Falchi e di Gianassi, mentre Quercioli elegge due dei suoi nei banchi dell’opposizione. Poi, ovviamente e felicemente in barba alla volontà degli elettori che in buona fede credono, votando, di scegliere chi dovrà stare in maggioranza e chi in opposizione, entreranno successivamente a far parte della maggioranza che conterà così 17 consiglieri di cui 9 “vicini” a Falchi e 8 a Gianassi”.

A questo punto – conclude Tomassini – non ci resta che prendere atto della situazione e degli unici due dati di fatto inequivocabili: il primo è che Zambini, rappresentando l’estabilishment del PD, del Renzismo e di quella classe politica che sta mettendo in ginocchio il paese, è assolutamente invotabile; il secondo è che votare Falchi equivale a votare la brutta copia di Gianassi e del vecchio potere comunista che per cinquant’anni ha governato Sesto Fiorentino riducendola ad un mero comitato di interessi dei soliti noti. Di fronte a questo, ai cittadini di Sesto che che ancora vogliono sentirsi liberi e che non sono intenzionati a gettare il proprio cervello all’ammasso, chiediamo di non disertare le urne domenica prossima (visti i tempi che corrono, quelle poche volte che ancora possiamo votare è sempre bene farlo…), ma di votare scheda bianca”.

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