Tramvia, accordo per l’estensione

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A seguito della firma di oggi, che viene dopo l’approvazione dell’atto da parte dei vari enti, il Comune di Firenze potrà avviare il bando per la progettazione preliminare delle estensioni previste. In sintesi, l’Accordo prevede: – il completamento delle linee 1 (Firenze Santa Maria Novella-Scandicci), 2 (Aeroporto-Santa Maria Novella) e 3.1 (Careggi-Santa Maria Novella) della tranvia fiorentina e aggiunge un finanziamento regionale di 3 milioni (che si aggiungono ai circa 47 stanziati precedentemente, per un totale di investimento complessivo di 50 milioni) finalizzato a questo obiettivo; – la progettazione e la realizzazione delle estensioni Piagge-Campi Bisenzio e Aeroporto-Polo scientifico a Sesto Fiorentino, con un investimento di 3.150.000 euro per la progettazione preliminare. Le risorse saranno stanziate per 2,4 milioni dalla Regione, 550.000 euro dal Comune di Firenze, 100.000 euro dal Comune di Campi Bisenzio e 100.000 euro dal Comune di Sesto Fiorentino.Sarà il Comune di Firenze ad affidare la progettazione delle linee, dando la priorità alla tratta Aeroporto-Polo Scientifico e a quella Piagge-San Donnino della linea 4 Leopolda-Piagge-Campi Bisenzio. I ribassi d’asta saranno utilizzati per finanziare la progettazione dell’ultimo tratto San Donnino-Campi Bisenzio. Per quanto riguarda l’esecuzione dei lavori, le tratte strategiche Aeroporto-Polo scientifico e Leopolda-Piagge, dal valore complessivo di 327 milioni, saranno finanziate con 100 milioni statali (resi disponibili dal decreto ‘Sblocca Italia’ per questo intervento e per la prima fase del progetto di sottoattraversamento tranviario) e 80 milioni di risorse regionali. Regione Toscana, Città Metropolitana e Comuni si attiveranno per reperire le risorse mancanti anche attraverso ulteriori fondi nazionali. In base al cronoprogramma allegato all’Accordo, i lavori inizieranno nel 2019 per la tratta Leopolda-Piagge, nel 2020 per quella Aeroporto-Polo Scientifico. Su entrambe le tratte i lavori ed i collaudi dovranno essere terminati entro il 2022. Per garantire il rispetto dei tempi e degli accordi sono state individuate due figure che svolgeranno azione di coordinamento e supervisione, il direttore generale della Regione Toscana e quello del Comune di Firenze. Il direttore generale della Regione, sentito quello del Comune di Firenze, avrà facoltà di convocare conferenze dei servizi e promuovere istruttorie; – la prosecuzione degli studi per la realizzazione delle estensioni verso Bagno a Ripoli e Scandicci. A tal fine il Comune di Firenze provvederà al completamento degli studi per il sottoattraversamento del centro cittadino. La Regione Toscana, invece, metterà 100.000 euro per completare la progettazione preliminare in direzione Bagno a Ripoli, fino al capoluogo comunale. Il Comune di Scandicci ha infine chiesto di estendere la linea 1 da Villa Costanza, attuale capolinea, a Torre Rossa, accollandosi gli oneri della progettazione; – la realizzazione di uno studio sulla mobilità (flussi di traffico e infrastrutture pianificate) dell’intera area metropolitana, necessario per programmare al meglio interventi e servizi. Il coordinamento del gruppo tecnico che si occuperà di questo lavoro è affidato alla Città Metropolitana. Rossi: “Iniziamo entro il 2019 facendo presto e bene” “Da parte nostra deve esserci l’impegno a fare ancora meglio per tempi di realizzazione e disturbare ancora meno i cittadini, laddove si interviene in zone centrali o particolarmente frequentate. Con i lavori per l’estensione della tranvia dobbiamo essere capaci di fare presto e bene”. E’ questo il primo commento del presidente della Regione, Enrico Rossi, a margine della firma che ha apposto oggi a Firenze, a Palazzo Sacrati Strozzi, presente l’assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, sull’accordo con i sindaci dell’area metropolitana che dà il via alla progettazione dell’estensione delle linee della tranvia. Volontà politica comune e “cura del ferro” sono gli altri due aspetti sottolineati dal presidente Rossi. “C’è una grande unità di intenti – ha aggiunto Enrico Rossi – tra i sindaci della città metropolitana e la Regione. Questa volontà politica deve rassicurare i cittadini sul fatto che noi lavoriamo nel loro interesse e che abbiamo le stesse volontà. Infatti conveniamo tutti sulla bontà della cura del ferro che si è dimostrata giusta per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini, inquinando di meno e muovendosi in modo più leggero. Questa cura la vogliamo continuare in direzione del polo di Sesto e di Campi. Il Governo con lo Sblocca Italia ci ha messo 100 milioni e di questo lo ringrazio. La Regione con uno sforzo straordinario ne mette altri 80. Contiamo di proseguire, dopo la progettazione a cui la Regione ha destinato altri 2,5 milioni di euro, con l’avvio dei lavori, che devono iniziare non oltre il 2019 perché si tratta di fondi europei, che devono essere rendicontati entro il 2022”.

REGIONE TOSCANA

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