Nel corso della mattinata di martedì 1° aprile i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Signa, unitamente a personale del Comando Stazione Carabinieri di Sesto Fiorentino (FI), hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare personale in carcere, emessa dalla Sezione del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Firenze su richiesta della stessa Procura della Repubblica, nei confronti di due fratelli di nazionalità italiana, S.S di anni 27 e K.S. di anni 22.
I due giovani – si legge in una nota stampa dei Carabinieri – sono ritenuti responsabili di 47 capi di imputazione pertinenti i reati di rapina, furti aggravati, ricettazione, indebito utilizzo di carte di pagamento diverse dal denaro contante e lesioni personali commessi nelle province di Firenze e Prato prevalentemente in danno di persone anziane, anche ultrasessantacinquenni.
Le indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Signa e del Comando Stazione Carabinieri di Sesto Fiorentino, su delega della Procura della Repubblica di Firenze, si sono sviluppate da gennaio 2024 a febbraio 2025. L’attività investigativa ha permesso di ricostruire il modus operandi dei prevenuti i quali noleggiavano frequentemente diversi veicoli presso differenti società preposte su cui apponevano targhe rubate da veicoli in sosta, utilizzandole poi per commettere furti, in maggioranza nei parcheggi dei centri commerciali delle province di Firenze e Prato, dove sceglievano vittime anziane, anche ultrasessantacinquenni, in quanto fragili e meno reattive.
I delinquenti attendevano che la vittima riponesse i propri effetti personali nell’abitacolo e mentre si apprestavano a salire in macchina aprivano gli sportelli e li derubavano velocemente. In una occasione, la vittima ultrasessantacinquenne ha reagito venendo travolta dall’auto dei malfattori in fuga.
I due giovani, inoltre, utilizzavano bancomat delle vittime per prelevare indebitamente somme di denaro. L’analisi dei filmati di videosorveglianza acquisiti sulla scena del crimine, la localizzazione GPS dei mezzi noleggiati, i vari servizi di osservazione e pedinamento hanno permesso di raccogliere elementi probatori tali da consentire alla Procura della Repubblica di Firenze di richiedere e ottenere l’emissione dell’odierno provvedimento cautelare nei confronti dei due indagati, destinatari di misure restrittive della libertà personale.
La colpevolezza degli indagati dovrà essere acclarata nel corso del processo e per gli stessi vige la presunzione di innocenza.