50 tonnellate di petrolio risparmiate a Firenze e nel suo territorio; 618 tonnellate in meno di anidride carbonica; abbattimento di circa 9 quintali di polveri sottili, con beneficio per i nostri polmoni e per l’economia della Pubblica Amministrazione. Da un intervento mirato e diffuso, un triplice risultato. Con la riqualificazione e la metanizzazione delle caldaie degli istituti scolastici di sua competenza – dal Gramsci di via del Mezzetta al Gobetti di Bagno a Ripoli fino al Ferraris di Empoli, dal Giotto Ulivi di Borgo all’Enriques di Castelfiorentino all’Isituto d’arte ceramica di Sesto Fiorentino – la Città Metropolitana di Firenze si pone come esempio virtuoso di azione amministrativa coniugata con l’attenzione all’ambiente: “Individuata come priorità – spiega il Sindaco metropolitano Dario Nardella – questa scelta è stata condotta in porto dai nostri uffici, per ora in 20 scuole superiori e in Palazzo Medici Riccardi. Veniamo incontro all’emergenza ambientale e al tempo stesso risparmiamo soldi dei cittadini. Per dare un ulteriore parametro di riferimento evitiamo di emettere nell’aria, ogni anno, ben 618 tonnellate di anidride carbonica”.
E’ questo un aspetto non secondario del contributo che la Metrocittà, per la sua parte, ha dato e continuerà a dare alla lotta al riscaldamento globale con la riduzione di gas climalteranti. “Non siamo andati alla Conferenza di Parigi impreparati – continua Nardella, che partecipò a dicembre alla Conferenza mondiale sul clima nella capitale francese – Avevamo questo progetto, che è stato perfezionato e concretizzato. Continueremo a fare la nostra parte a favore del clima. Non solo i governi nazionali devono agire, ma anche gli enti locali. Anche così potremo ottenere di mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2 gradi. Questo è l’obiettivo che ci siamo dati a Parigi”. L’aria del territorio metropolitano sarà più pulita, in particolare l’agglomerato urbano di Firenze che insiste sul capoluogo.
Con un investimento di 4.000.000 e 126.854,96 euro la Città Metropolitana di Firenze “solo” con gli interventi sulle caldaie scolastiche e di Palazzo Medici Riccardi (tutte riqualificate con impianti a condensazione), consegue un triplice risultato: risparmia sul petrolio (- 150,6 tonnellate), partecipa alla riduzione dell’inquinamento atmosferico (618,15 tonnellate in meno di emissione nell’aria di anidride carbonica) e abbatte 9 quintali circa di polveri sottili. Entriamo anche nel dettaglio di quest’ultimo dato, cioè la riduzione delle emissioni dei cosiddetti ‘Nox’, gli ossidi di azoto, con cui vengono classificate alcune delle “polveri sottili” prodotte da combustione. Ebbene l’ “operazione caldaie” della Metrocittà evita la produzione di 874,3 kg l’anno di polveri sottili (circa 9 quintali). “Il disastro climatico – conclude Nardella – e il peggioramento della qualità dell’aria nelle città contemporanee sono argomenti che vanno affrontati insieme e non sono fenomeni inevitabili: li conosciamo e sappiamo cosa fare per combatterli. C’è ancora tanta strada da percorrere e tutti dovranno fare la loro parte”.
Città Metropolitana di Firenze