Il 12 novembre scorso è stato chiuso definitivamente il campo rom in via Madonna del Piano a Sesto Fiorentino.
Non mancano le polemiche. Romeo Rosano, portavoce di Fratelli d’Italia Sesto, esprime disappunto per il “dispendio di finanze pubbliche”:
Non possiamo non plaudere a questa chiusura che auspicavamo da molto tempo e che denunciavamo come una vera e propria vergogna cittadina.
Detto questo non possiamo al contempo non esprimere tutta la nostra contrarietà all’enorme dispendio di finanze pubbliche elargite a chi dell’illegalità ha fatto (da sempre) stile di vita.
Nei trionfalistici video e/o interviste rilasciate dal sindaco Falchi e dall’assessore Sanquerin non si fa mai menzione delle cifre che la collettività s’e’ dovuta accollare perché si ripristinasse legalità e decoro sul territorio ma, da servizi televisivi, non ultimo quello girato il 19/11 e trasmesso da Canale 5, si apprende che sono stati stanziati circa 20.000,00 euro per nucleo familiare, che si è provveduto a contributi per chi ha scelto di spostarsi in altri campi sul territorio nazionale, che si è dato contributi per chi ha scelto soluzioni abitative private.
Non si contino le spese che la cittadinanza dovrà affrontare per pagare l’intervento ALIA per ripulire e bonificare l’area liberata.
Sorvoliamo poi sulle spese accumulate in 35 anni d’illegalità per luce ed acqua sempre a spese del solito contribuente fesso ed autoctono.
Chiediamo (visto che questi sono ROM “italiani”): ma se un cittadino italiano non paga le bollette delle utenze per interi decenni che gli succede?
Questi i principali motivi del nostro disappunto sulla conduzione faziosa dell’Amministrazione comunale preoccupata più di Rom e di extracomunitari che di cittadini sestesi disagiati ed in condizioni economiche precarie“.