Un appello perché “prevalgano i comportamenti virtuosi di tutti i singoli, che si traducono poi in comportamenti virtuosi di tutta la società”. Lo lancia il rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei, attraverso un video (disponibile anche in lingua inglese) diffuso oggi online, rivolto in particolare ai giovani.
“Solo in questo modo potremo vincere questa importante battaglia: bisogna evitare i contagi e dobbiamo sacrificare per un po’ di tempo il nostro stare insieme. Non ci sono alternative, è così; tanto semplice, quanto complicato da raggiungere. Un modo di conseguire questo obiettivo è con la coercizione e la limitazione delle libertà personali; se invece vogliamo rivendicare che le democrazie sono sistemi a maggior grado di civiltà dobbiamo ora mostrarlo con fatti concreti”.
Luigi Dei invita nel suo appello i giovani a usare i social: “Davvero non è l’appello dovuto e retorico di un Rettore dell’Università, ma di un uomo di scienza che sta cercando con ogni strumento di interpretare razionalmente questo difficile e serio momento”.
“Da giovani è giusto sentirsi forti e invincibili, è naturale pensare che questa epidemia vi risparmierà , ma ciascuno di voi ha nonni e parenti di altre generazioni, persone care che potrebbero aver bisogno di cure intensive per urgenze dipendenti o meno dal Coronavirus. Dobbiamo, quindi, pensare non solo a noi, ma anche agli altri: la solidarietà ricordatevi è uno dei sei diritti della nostra Carta europea, conformate quindi i vostri comportamenti non solo ai rischi che pensate di correre singolarmente, ma anche a quelli dei vostri cari, che potrebbero essere meno fortunati e aver bisogno di un’assistenza che è loro diritto avere”.
“Seguite rigorosamente le indicazioni di non assembrarvi, così il contagio rallenterà: fatelo anche per non rendere vani tutti gli sforzi – continua il rettore – che stanno compiendo medici, infermieri, volontari con l’obiettivo di salvare vite umane e non far collassare il nostro sistema sanitario”.
“Oggi rispettare l’invito a evitare quanto più possibile i contatti è una necessità pressante – conclude il rettore -, non possiamo non seguirlo tutte e tutti con convinzione e persuadere tutti a farlo”.
L’Università di Firenze, intanto, si prepara a impiegare le modalità della didattica a distanza, dal momento che sono sospese le lezioni frontali. Il rettore Dei ha invitato la comunità accademica alla massima collaborazione: “Mi rendo conto, anche per averlo sperimentato di persona in queste ore – ha scritto Dei ai docenti – che chiedo grande impegno e partecipazione, ma la situazione è così seria che dobbiamo anche essere esempio virtuoso per tutto il Paese”.