Nel tavolo di crisi tenutosi nella mattinata di lunedì 22 giugno in Regione Toscana, i vertici della Roberto Cavalli hanno confermato il trasferimento di 170 lavoratori a Milano. Più di cento dipendenti hanno preferito licenziarsi piuttosto che spostarsi nel capoluogo lombardo.
Su questa vicenda è intervenuto anche il sindaco Lorenzo Falchi, presente all’incontro:
“Prendiamo atto dell’accordo sindacale che, quantomeno, potrà alleggerire l’impatto sociale di una scelta che impoverisce il territorio, grazie al lavoro in sede di trattativa da parte dei sindacati e delle RSU. Ma sono disgustato dal comportamento della proprietà che fin dall’inizio ha tenuto un atteggiamento opaco anche nei confronti delle istituzioni che chiedevano di conoscere il piano industriale. Sul piano della responsabilità sociale il comportamento dell’azienda è incommentabile. Siamo davanti ad un caso di imprenditoria predatoria, che acquisisce realtà produttive e ne dispone senza preoccupazioni per le ricadute sociali sui territori: occorre aprire una riflessione affinché, con adeguati strumenti normativi, siano impediti questi comportamenti che danneggiano e impoveriscono l’economia reale“.
PS: la foto è d’archivio