Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dei Comitato Area Ginori.
Venerdì 10 verso le 18 le persone aderenti al Comitato si sono recate al Neto e hanno distribuito tra i palazzi sopra la Coop del Neto e nel parcheggio della stessa, intorno a 1000 volantini, spiegando ciò che sta facendo Unicoop con la sua indagine informativa sulla nascita della nuova Coop affianco al Museo Ginori con la chiusura in contemporanea della Coop del Neto.
Le persone incontrate, cui è stato spiegato cosa accadrà nei prossimi mesi, sono rimaste sfavorevolmente colpite ed interessate al disegno che Unicoop ha spiegato sulla pagina dell’Informatore. Molti di loro non ne sono a conoscenza e hanno voluto sottoscrivere la petizione lanciata da mesi su Change.org.
Come Comitato ribadiamo, come esposto nell’intervista avuta con Sociolab, cui è stata affidata l’indagine informativa da parte di Unicoop e prescritta dal Comune di Sesto, che non vogliamo interferire con gli “interessi” di natura commerciale di Unicoop Firenze, ma essa essendo senza fini di lucro (è una cooperativa), deve destinare gli utili che eccedono le sua attività commerciali ad attività di pubblico interesse: infatti sostiene attività sociali come Il cuore si scioglie oppure attività culturali.
In questo ultimo ambito ha espresso l’interesse a continuare a sostenere la Richard Ginori (fece anche la famosa operazione piatti “vecchio Ginori” per i soci, ma non solo) entrando nella Fondazione del Museo Ginori. In tal caso in qualità di socio o trasferisce alla Fondazione denaro oppure beni patrimoniali. Nel caso specifico i terreni tra via Oriani e viale Pratese, oltre a quelli del Viale Giulio Cesare, andrebbero benissimo. Per i soci ci sono vantaggi fiscali oltre che partecipare alla formazione dei programmi della fondazione.
Mentre per la realizzazione del suo centro commerciale l’ex Botteguccia con i relativi terreni, si presterebbero benissimo a questo recupero e alla realizzazione della Nuova Coop (senza stravolgere la stessa viabilità e senza chiudere la Coop del Neto) visto che questa area è di proprietà di una finanziaria milanese la “Alba leasing spa” della quale è secondo azionista “Bper – Banca popolare dell ‘Emilia Romagna spa”, di cui fa parte anche Unicoop.
Con questo progetto così descritto, salvaguarderemo tutta quell’area verde intorno al Museo Ginori, rilanciando lo stesso, con volumetrie che necessitano di ampliare il Museo stesso, e dall’altra Unicoop potrebbe realizzare il suo nuovo centro commerciale, recuperando un’area ad oggi dismessa che con i terreni intorno può tranquillamente sviluppare senza deturpare un’area verde con alberi di varia natura e secolari, dove è possibile realizzare ampliando il Museo Ginori con un suo giardino artistico”.
Di seguito le informazioni sul comitato così come ci sono pervenute:
“E’ nato nel 2019 come reazione alla decisione del Comune di Sesto Fiorentino di prevedere con una “variante semplificata” la cementificazione degli oltre 10.000 mq di terreni posti sui due lati del Museo archivio Ginori della manifattura di Doccia, la cui gestione è stata affidata ad una fondazione di partecipazione. E’ sorto lanciando una petizione online su Change.org che ha raccolto più di 550 firme e creando una pagina Facebook. È composto da alcuni cittadini di Sesto Fiorentino che non aderiscono a nessun partito politico, ma collabora con il Comitato tutela degli alberi, visto che la tutela area verde intorno al Museo deve essere perseguita”.