Si susseguono i commenti sulla nomina dello storico dell’arte Tomaso Montanari a presidente della Fondazione del Museo Richard-Ginori. Andrea Guarducci e Jacopo Madau, rispettivamente capigruppo di Per Sesto e Sinistra Italiana, sono soddisfatti della decisione del ministro dei beni culturali Dario Franceschini
“Con la nomina di Tomaso Montanari come presidente della Fondazione Archivio Museo Richard Ginori della manifattura di Doccia si chiude la pagina del salvataggio di fabbrica e museo e si inizia a parlare di futuro per lo sviluppo di un importante pezzo della nostra città. A lui ed a tutto il cda i nostri migliori auguri di un buon lavoro, il compito che li attende è molto importante. Sesto attende la riapertura ed il rilancio di un museo di impresa che ha davvero potenzialità enormi”.
“La Ginori non si è salvata da sola, è bene ricordarlo e ribadirlo anche – e soprattutto – oggi. La Politica, a tutti i livelli di governo, è stata protagonista. Il lavoro della maggioranza consiliare e dell’amministrazione di Sesto Fiorentino ha permesso attraverso la variante Ginori di preservare il lavoro di qualità che caratterizza la ‘Fabbrica della Bellezza’“, dice Andrea Guarducci.
“Solo quattro anni fa sembrava tutto lontano e sembrava impossibile poter immaginare un futuro per questa area e per questo museo. L’aver salvato questa zona e il lavoro che ospita assieme all’acquisizione del museo da parte del Ministero sono le basi da cui partire per il lavoro che il nuovo cda dovrà affrontare. L’abbiamo detto più volte: un museo di impresa o ha la sua fabbrica o non è. L’aver dato lustro all’eredità della Richard Ginori con il nostro impegno è per noi un onore e un vanto per la città“, conclude Jacopo Madau.