La notizia era nota già da qualche settimana: Antonio Sacconi ha lasciato Sinistra Italiana, forza di maggioranza nel Consiglio comunale di Sesto Fiorentino insieme a Per Sesto, per entrare nel Gruppo Misto.
Nel corso della seduta streaming di venerdì 30 ottobre Sacconi ha spiegato, nella fase dedicata alle comunicazioni, i motivi che l’hanno portato ad abbandonare il partito cui è iscritto il sindaco Lorenzo Falchi.
“La mia fuoriuscita non vuol dire che ci sia una divergenza con l’amministrazione comunale.
Le motivazioni sono oggettive. Credo che il partito si sia pian piano spento. Parlavo di spinta propulsiva che si è esaurita. Ad eccezione della fase iniziale, risalente a 4-5 anni fa, questa spinta non si è mai sviluppata. In tutti questi anni il partito non ha avuto la forza di presentarsi a un’elezione con un proprio simbolo. Non c’è stato modo di radicarsi tra la gente, non ci conosce nessuno. Lo ritengo un fallimento. Attribuisco la colpa alla classe dirigente, non locale, ma nazionale.
Spero che il partito, a cui faccio gli auguri, possa ritrovare la spinta propulsiva, anche se non ho visto nessun segno in questa direzione. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’atteggiamento tenuto in occasione delle elezioni regionali che ha visto un’ulteriore divisione all’interno di un partito già piccolo di per sé. Non parlo della scelta del candidato, ma del modo di procedere. Si è vista la confusione completa del gruppo dirigente, incapace di portare avanti Sinistra Italiana”.
