Si è riunito quest’oggi (mercoledì 11 novembre), in videoconferenza, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto di Firenze Laura Lega, con la partecipazione vicesindaco del Comune di Firenze Alessia Bettini, del sindaco del Comune di Empoli Brenda Barnini, dell’assessore del Comune di Campi Bisenzio Riccardo Nucciotti, del questore Filippo Santarelli, del comandante provinciale dei Carabinieri Antonio Petti, del comandante provinciale della Guardia di Finanza Fabrizio Nieddu, del comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Gennaro Tornatore, del responsabile del dipartimento della prevenzione dell’AUSL Toscana Centro Renzo Berti e del comandante della Polizia Municipale di Firenze Giacomo Tinella.
Il Comitato, in conformità alla recentissima circolare del Ministero dell’Interno del 9 novembre, ha condiviso l’esigenza di garantire un rafforzamento dei controlli relativamente al rispetto della normativa anti-contagio e di adottare efficaci e sostenibili misure orientate alla prevenzione di fenomeni di assembramento.
Alla luce del perdurante incremento della curva epidemiologica, e del conseguente inserimento della Regione Toscana nella c.d. “area arancione”, sono state valutate anche eventuali misure maggiormente restrittive, come previsto dal DPCM 3 novembre 2020.
I dati forniti dall’Azienda Sanitaria hanno infatti confermato che le principali criticità sanitarie sono concentrate nelle aree dove maggiori sono i flussi di persone e dove quindi maggiori sono le occasioni di contatto e di diffusione del virus.
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E’ stata concordata una implementazione dei controlli in alcune aree verdi del Comune di Campi Bisenzio, luoghi pubblici in cui sono state recentemente segnalate alcune forme di assembramento.
Il prefetto, unitamente ai sindaci, fa un appello affinché ci sia da parte di tutti il massimo rispetto delle misure anti-contagio, con la consapevolezza che la responsabilità di ciascuno è garanzia per l’incolumità degli altri.
“Questa, ha detto il prefetto, è la stagione nella quale ciascuno di noi è chiamato ad assicurare con il proprio comportamento responsabile la sicurezza sanitaria dell’intera comunità, così da scongiurare il ricorso a misure ancor più restrittive, che provocherebbero ulteriori conseguenze di aggravamento anche della già delicata situazione economica”.
Prefettura di Firenze