Sinistra per Calenzano presenterà nel Consiglio comunale di domani, 27 maggio, una mozione per garantire il libero accesso al torrente Marina in località La Chiusa, e chiedere che non si proceda con l’assegnazione della concessione per realizzare l’ormai celebre “spiaggia urbana”.
L’aver istituito la gara per l’assegnazione della spiaggia quando ancora devono essere discusse le osservazioni al Piano Operativo Comunale è una forzatura notevole: la classificazione urbanistica a spiaggia fluviale, prevista dal POC adottato lo scorso 11 Febbraio, non è ancora efficace, in quanto deve ancora essere approvata in via definitiva dal Consiglio comunale. Di conseguenza, vista la non conformità urbanistica al Regolamento Urbanistico vigente, la procedura può essere considerata nulla.
Ma la contrarietà al progetto si basa anche su altri solidi presupposti: per la realizzazione della spiaggia non è stato attivato alcun percorso partecipativo con gli operatori economici della frazione e con i residenti, tanto che contro tale iniziativa si sono sollevate diverse proteste, fra cui una petizione on line che ha raccolto 415 firme e diversi striscioni esposti nella zona.
Abbiamo già parlato in precedenza dei controversi aspetti tecnici relativi alla realizzazione della spiaggia con queste modalità: fra gli altri, l’assegnazione ad un soggetto privato che potrà gestire o impedire a suo piacimento l’accesso all’area, la possibilità di svolgere attività di intrattenimento e spettacoli fino alle ore 24 due volte a settimana, l’aggiunta di sabbia che modificherà il profilo ambientale e paesaggistico della zona, andare a creare un punto di somministrazione di cibo e bevande quando sono già presenti a poca distanza diverse attività analoghe.
Ricordiamolo una volta per tutte: a norma di legge, la balneazione sarebbe vietata nel torrente Marina (come negli altri fiumi), per cui il gestore dovrebbe rafforzare la sorveglianza dell’area per evitare che il torrente possa essere usato in modo scorretto; questo porterebbe semplicemente allo spostamento in altro luogo della frequentazione libera, e di conseguenza anche degli episodi di bivacco e abbandono dei rifiuti.
Se c’era l’urgenza di contrastare l’incuria e prevenire possibili comportamenti pericolosi in quel punto così frequentato del torrente Marina, questo poteva essere fatto coinvolgendo direttamente le associazioni del territorio o le attività commerciali locali, come succede per altri spazi verdi sul territorio comunale. Il nostro vasto patrimonio ambientale non si tutela aumentando la pressione su spazi già fortemente frequentati o permettendone lo sfruttamento commerciale, ma piuttosto allargando e promuovendo la conoscenza e l’uso in modo sostenibile di luoghi ulteriori e diversi da quelli già conosciuti, magari fornendoli di alcuni servizi – in primis, di cestini per l’immondizia.
Per questo Sinistra per Calenzano richiede che sia sospesa la procedura di aggiudicazione e che venga annullata in autotutela la procedura di evidenza pubblica, attivando parallelamente una consultazione con associazioni e operatori economici locali al fine di trovare una soluzione alternativa per mantenere pulita e decorosa l’area demaniale oggetto del bando.