Toscana rifiuti zero entro il 2030: la proposta di Rossano Ercolini

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Falchi-Ercolini
Da sinistra: Lorenzo Falchi, Alessandra Tongiani (Un'altra Sesto è Possibile), Rossano Ercolini

Toscana rifiuti zero entro il 2030. E’ l’obiettivo di Rossano Ercolini e di Un’altra Sesto è Possibile. Il residente di Zero Waste Europe e Zero Waste Italy, nonché Premio Nobel per l’ambiente, e l’associazione sestese hanno presentato la proposta del nuovo piano regionale dei rifiuti in occasione della Giornata Europea che sancisce la messa al bando delle plastiche monouso.

Un po’ di numeri, elaborati dal Centro di Ricerca Rifiuti Zero. La Toscana è al 60,4% di raccolta differenziata, sotto la media nazionale pari al 61,38%. “Il vero problema è legato all’inerzia del Comune di Firenze che supera appena il 50% di raccolta differenziata e dell’ATO sud che non raggiunge ancora pienamente il 40% – ha spiegato Rossano Ercolini nel corso della conferenza stampa tenutasi nella mattinata di mercoledì 7 luglio nella sala Pilade Biondi del palazzo comunale di Sesto Fiorentino -. Sulla costa, dove si trovano trenta Comuni che hanno aderito a Rifiuti Zero, la raccolta differenziata supera il 74%. La Regione Toscana deve seguire queste eccellenze. La strategia rifiuti zero non è più nella fase pioneristica“.

Come raggiungere l’obiettivo rifiuti zero in Toscana entro il 2030? Meno 7% di riduzione dell’attuale monte rifiuti (2.777.000 tonnellate all’anno); 80% di raccolta differenziata entro il 2025 (705 di riciclo come prevede l’Europa); almeno il 51% di recupero materiali da sottrarre allo smaltimento anche nella fase di trattamento e impiantistico finale; smaltimento di non più di 208.000 tonnellate nell’intera regione da mettere a discarica (circa il 10& del quantitativo iniziale come prevede l’Europa).

Questo risultato – ha proseguito Rossano Ercolinipuò permettere di dismettere in tre anni tutti gli inceneritori in regione“.

La proposta della Toscana rifiuti zero entro il 2030 è stata presentata ai sindaci dei 41 Comuni aderenti al progetto. Per questo motivo Zero Waste Italy chiede l’istituzione di un tavolo politico di confronto con il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.

Sesto Fiorentino è un Comune rifiuti zero. Nel 2020, secondo i dati di Alia, la percentuale di raccolta differenziata è arrivata all’85%. E’ importante separare il meglio dal peggio, cioè l’inceneritore. Non ci interessa sapere chi aveva ragione e chi torto. La strategia Rifiuti Zero deve influenzare le politiche di governo delle nostra Regione. Proponiamo anche l’istituzione dell’Osservatorio rifiuti zero di pertinenza del Consiglio comunale con il compito di monitorare il nuovo sistema. In questo modo i cittadini diventano parte non solo del problema, ma anche della soluzione“, ha aggiunto Rossano Ercolini.

Solo fino a pochi anni fa le proposte di Rete Rifiuti Zero erano bollate come di nicchia. Ultimamente il dibattito si è molto allargato. E’ un elemento di maturazione che, però, non basta – ha concluso il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi -. E’ necessario che questa contaminazione di idee abbia ripercussioni normative. Negli ultimi dieci anni sono state fatte delle scelte sbagliate, siamo in grande ritardo. Bene fanno giunta e consiglio regionale ad aprire la discussione ai Comuni e alle associazioni. Il nuovo piano regionale dei rifiuti deve contenere elementi di novità. Il tempo è scaduto, abbiamo un’urgenza non più rimandabile”.

STEFANO NICCOLI

 

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