Il caro energia rischia di portare alla chiusura delle piscine. Un problema diffuso in tante citta’ italiane. E oggi a dare l’allarme è stato il sindaco Dario Nardella, annunciando su Twitter di aver “convocato una Giunta urgente per domani, per esaminare l’emergenza di tutte le piscine della città, prossime alla chiusura per il caro energia. Senza un ulteriore intervento immediato e forte del Governo le città italiane saranno in ginocchio in pochi giorni”.
Nardella ha chiesto un aiuto al Governo, ricordando che da parte del Comune c’è già in previsione un investimento “di 2,5 milioni di euro per impianti a energia rinnovabile che abbattono i costi dei consumi fino al 70%. Ma ora occorrono misure urgenti nel breve periodo per scongiurare le chiusure”.
A Firenze, fra le piscine a rischio chiusura, c’è anche la pluripremiata e storica della Rari Nantes Florentia: le entrate, ovvero i ricavi generati dalle iscrizioni degli utenti, non riescono a coprire le enormi spese per il mantenimento degli impianti sportivi. Il grido d’allarme di Nardella e’ solo l’ultimo di una serie di interventi delle istituzioni. Lo scorso 2 settembre gli assessori allo sport di Firenze, Roma, Milano, Torino, Bologna e Bari avevano chiesto “aiuti tempestivi per mantenere aperti gli impianti sportivi”. Gli assessori si erano detti “molto preoccupati per le conseguenze del caro bollette di luce e gas che incidono in modo considerevole sulla gestione degli impianti sportivi e delle piscine che per loro natura assorbono molta energia. Questa situazione rende impossibile il presente e il futuro di chi offre servizi sportivi a milioni di nostri concittadini”.
Nel Fiorentino anche i Comuni di Pontassieve, Borgo San Lorenzo, Reggello, Figline e Incisa, Montespertoli, Certaldo, Fucecchio, Impruneta, Sesto Fiorentino, Lastra a Signa, e Scandicci, insieme a quelli di Santa Croce sull’Arno (Pisa) e Poggibonsi (Siena) avevano fatto un appello al Governo e alla Regione Toscana “per evitare una chiusura totale delle piscine comunali a causa dell’impennata dei costi energetici”. E a Pontassieve il Comune, d’accordo col gestore, ha scelto lo scorso 9 settembre di chiudere la piscina comunale a causa degli “aumenti insostenibili sulle bollette di luce e gas”.
ANSA 13 settembre 2022