Lunedì scorso a Sesto Fiorentino una volante del Commissariato cittadino – impegnata nel controllo del territorio – si è fermata intorno alle 3.00 di notte di fronte alla luce rossa del semaforo tra via Ferraris e via Mazzini, preceduta da un’altra macchina.
Appena è scattato il verde quest’ultima non ha però ripreso la marcia: gli agenti sono subito scesi in strada trovando il conducente della vettura completamente immobile, con gli occhi chiusi e la testa appoggiata sul volante.
Non potendo escludere il peggio, sono scattati i primi soccorsi, ma dopo pochi istanti è stato chiarito l’accaduto: l’automobilista, un cittadino di origini sudamericane, si era semplicemente addormentato.
La scena ovviamente non è passata inosservata ai poliziotti che, a questo punto, hanno approfondito la vicenda il cui protagonista sarebbe apparso subito visibilmente ubriaco.
Dopo aver pronunciato tutta una serie di frasi disconnesse, senza una logica apparente, avrebbe anche tirato fuori una patente di guida, confermando poi a voce le generalità riportate sul documento.
Come prevede la procedura in questi casi, l’uomo è stato accompagnato in un vicino ufficio di polizia per accertare il suo effettivo tasso alcolemico.
Una volta negli uffici della Polizia Stradale di Firenze Nord il forte sospetto, che l’uomo fermato a Sesto e quello ritratto nella foto della patente mostrata non fossero la stessa persona, ha cominciato a prendere sempre più piede.
Così, insieme agli accertamenti con l’etilometro – che peraltro avrebbero confermato una rilevante assunzione di alcol da parte dell’automobilista (con valori quasi quattro volte superiori al limite consentito dalla legge) – sono partiti anche quelli per verificare la
sua identità.
Al cittadino straniero non è rimasto che ammettere la verità: girava con in tasca la patente di un’altra persona – all’apparenza e complice la scarsa illuminazione, alquanto somigliante e di un solo anno più giovane – poiché alcune settimane fa gli era stata sospesa la sua
(proprio dopo essere stato sorpreso alla guida in stato di ebbrezza in una precedente circostanza).
Per l’uomo, un cittadino peruviano di 38 anni, è quindi scattata una denuncia a seguito di quanto emerso con l’alcoltest ed una per aver cercato invano di passare per un’altra persona davanti ai poliziotti.
Rischia ora anche il definitivo ritiro del titolo di guida, già precedentemente sospeso.
Ma nei guai è finito anche colui che gli aveva prestato il proprio documento, per eludere verosimilmente i controlli delle Forze di Polizia: si tratta del titolare di una ditta privata per la quale lavorerebbe il 38enne.
Il legittimo proprietario del cosiddetto ”corpo del reato” – ovvero la patente sotto sequestro, mostrata agli agenti durante il controllo di lunedì notte – è stato infatti ascoltato nei giorni scorsi dal Commissariato di Sesto Fiorentino.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo si sarebbe giustificato dicendo che voleva solo dare una mano al dipendente, facendolo continuare a lavorare, nonostante la sospensione della patente.
Al momento entrambi sarebbero accusati in concorso del reato di ”false attestazioni a pubblico ufficiale sulla propria identità”.
Polizia di Stato