La mattina di domenica 3 settembre, nell’ambito delle celebrazioni in memoria di padre Eligio Bortolotti, sarà inaugurato il percorso escursionistico dedicato al giovane prelato fucilato nel 1944 dai reparti tedeschi in ritirata.
L’iniziativa di questo nuovo sentiero tematico è a cura della Sezione del Club Alpino Italiano di Sesto Fiorentino, in collaborazione con la parrocchia di San Jacopo a Querceto, da dove alle ore 8.45 partirà la camminata/pellegrinaggio verso il cippo dedicato a padre Eligio che si trova tra Baroncoli e Case Spugnoli. Saranno presenti sia le autorità cittadine dei Comuni di Sesto e Calenzano, sia quelle ecclesiastiche.
Il tempo di percorrenza per arrivare al monumento sarà di circa un’ora e mezzo.
Eligio Bortolotti, nato nel 1912 in Trentino, pur appassionato delle “sue” montagne ambiva a poter diventare missionario fin da ragazzino. Entrò così nella Congregazione dei Padri Giuseppini, da cui nel 1938 fu inviato non in un paese sperduto bensì a Sesto Fiorentino. Quasi subito fu nominato parroco della Chiesa di San Jacopo a Querceto, facendosi apprezzare dai fedeli per il coinvolgente entusiasmo giovanile. Le cure pastorali non gli impedirono di frequentare a Firenze la facoltà di lettere: purtroppo la laurea arrivò solo «ad honorem». Durante l’estate si riuniva con la famiglia a Molina di Fiemme, tra affetti, escursioni e meditazioni.
Nell’estate del 1944 l’esercito tedesco, in fase di ripiegamento, stabilì le prime linee alle pendici di Monte Morello, proprio nella zona di Querceto. Padre Eligio si prodigò a favore degli abitanti del Borgo, moralmente e materialmente. Conoscendo bene il tedesco riuscì a interloquire con l’esercito occupante, per cercare di mitigare i sempre più pesanti disagi che affliggevano la popolazione.
Il 1° settembre del 1944 le truppe alleate entrarono a Sesto Fiorentino, ma i reparti tedeschi rimasero appostati sulla collina dopo aver requisito case e ville. In questa pericolosa situazione padre Eligio decise di rimanere a Querceto, pensando di poter essere utile agli abitanti che erano rimasti. Il 4 settembre venne però arrestato e portato presso il Comando tedesco, prima a villa Il Poggio e poi a villa Daddi nei pressi di Baroncoli. La mattina successiva, a 32 anni, venne fucilato in un campo.
Per volere della famiglia padre Bortolotti fu sepolto nel cimitero comunale di Sesto Fiorentino. Non lontano dal luogo dove venne fucilato un cippo ricorda ai posteri il suo sacrificio, che non è mai stato dimenticato e che viene commemorato ogni anno.