Si è tenuta lunedì 20 novembre la conferenza stampa di presentazione del Festival Giorni di Storia, che quest’anno giunge alla sua seconda edizione. Otto giorni di storia, alla portata di tutte le cittadine e di tutti i cittadini.
Da lunedì 27 novembre torna a Sesto Fiorentino il festival “Giorni di Storia”, dedicato alla divulgazione storica e che quest’anno avrà come tema principale delle iniziative le rivolte e rivoluzioni che hanno caratterizzato il nostro passato, lasciando tracce indelebili anche sul presente.
Un festival che, in linea di continuità con la passata edizione, prevede nel suo programma numerose conferenze con docenti, accademici e personaggi importanti che approndiranno aspetti della storia non sempre conosciuti (qui il programma completo: https://tuttosesto.net/rivolte-e-rivoluzioni-la-seconda-edizione-di-giorni-di-storia/).
Attenzione particolare, anche grazie ai feedback positivi della prima edizione, verrà dedicata ai ragazzi attraverso due iniziative a loro dedicate giovedì 30 novembre e venerdì 1 dicembre presso la biblioteca Ernesto Ragionieri.
Il focus sui ragazzi passa anche attraverso coloro che si occupano della loro istruzione e formazione, per questo motivo verrà dedicata una giornata intera agli insegnanti del territorio che, assieme alla docente Luisa Tasca, avranno l’occasione di riflettere, approfondire e confrontarsi su nuovi modi per far appassionare i giovani alla storia. Questa iniziativa ha trovato un forte appoggio anche da parte della delegata alla cultura della Città Metropolitana di Firenze (dott.ssa Letizia Perini), che durante la conferenza stampa ha sostenuto: “Discutere su nuove forme di didattica, su come insegnare la storia ai bambini e ai ragazzi, penso sia fondamentale. […] E avere un’amministrazione comunale e pubblica che si prende a cuore il tema di aiutare i propri insegnanti a divulgare meglio la storia e a fare appassionare di più i propri ragazzi e i propri bambini non è qualcosa di scontato ma è una cosa, a mio avviso, meravigliosa”.
Tra le novità di quest’anno ci sono anche le nuove e diverse forme mediali con le quali il Comune di Sesto Fiorentino ha voluto raccontare la storia, attraverso il teatro, la musica, il cinema e le mostre, grazie alla collaborazione con associazioni del territorio che, come ricorda il sindaco Lorenzo Falchi, “stando dentro il filone della storia proveranno a raccontare dei momenti di rottura, di rivolta e di rivoluzione della storia e che penso siano assolutamente utili per arricchire l’offerta e per diciamo far crescere anche di più questa edizione di giorni di storia”.
Le novità del festival trovano il sostegno della dottoressa Perini perché “raccontare la storia anche con altri tipi e forme di linguaggi, come può essere quello dello spettacolo, sicuramente riuscirà ad arrivare a un pubblico un po’ diverso e anche a trasmettere dei messaggi che la semplice lezione frontale non può trasmettere”.
In occasione della conferenza stampa è intervenuto Cristiano Burgio dell’associazione Socialisarte, che in occasione del festival Giorni di Storia parteciperà attraverso due iniziative. La prima con Radio Palinsesto che seguirà tutti gli eventi del festival con interviste, video e podcast, con la volontà di parlare a un pubblico più giovane. L’altra iniziativa è la presentazione dello spettacolo The Dream, ideato da Giulia Rosini e Cristiano Burgio. Come spiegato da Burgio stesso “Lo spettacolo fa parte della serie teatrale Rock Tales, che racconta l’importanza e l’influenza della musica rock sulla cultura e sul costume non solo negli anni in cui il rock ha vissuto il suo periodo di auge e di splendore ma anche quanto questo sia importante al giorno d’oggi. […] Lo spettacolo The Dream racconta, attraverso il sogno del protagonista il periodo tra gli inizi degli anni ‘60 e il ‘77 (data che alcuni fanno coincidere con la fine del rock). La narrazione sarà inframezzata da musica e sonorizzazione dal vivo, grazie a Jacopo Meille e Federico Piras che saranno sul palco assieme a me, che invece reciterò. Si parte da un’idea di grande speranza e rivolta di costume, solida soprattutto negli anni ‘50 e primissimo ‘60, sino ad arrivare a un qualcosa che è una metà tra il fallimento della rivolta e il prendersi una pausa molto grossa e pericolosa che è quello della psichedelia, e quindi l’avvento di tutta una serie di sostanze che hanno dilatato tantissimo il panorama da un punto di vista musicale ma che hanno reso anche pericoloso il rapporto tra una certa generazione e la società. Questo lo raccontiamo cercando di rimanere molto leggeri per cercare di rendere fruibile lo spettacolo senza perdere l’importanza del messaggio che può essere veicolato”.
Nel ringraziare tutti coloro che hanno collaborato all’ideazione di questa seconda edizione (Città metropolitana di Firenze, i funzionari dell’ufficio cultura del Comune di Sesto Fiorentino, Unicoop per la sponsorizzazione, Biblioteca Ernesto Ragionieri, Socialisarte, Istituto ernesto de martino) l’assessore Jacopo Madau invita la cittadinanza non solo a partecipare ma anche a lasciare un feedback “sia positivo che negativo, che ci porterà a fare piccoli cambiamenti in vista dell’anno prossimo, per far sì che questo possa diventare un festival strutturale, strutturato e presente ogni anno in questo periodo nel calendario culturale nel comune di Sesto Fiorentino e della città metropolitano”.
Tutte le iniziative in programma sono a ingresso gratuito e libero.
Per le attività dei ragazzi è richiesta la prenotazione:https://www.bibliosestoragazzi.it/eventi
RACHELE NUTI