L’ex consigliere comunale del Partito Democratico, Antonio Sacconi, ha rilasciato, in esclusiva a TuttoSesto, queste parole circa il disavanzo di bilancio e l’assemblea indetta da Gianni Gianassi (LEGGI QUI).
“L’assemblea di ieri è stata una inevitabile e necessaria risposta all’incapacità che Sara Biagiotti, Fabio Incatasciato e Dario Parrini hanno dimostrato nei loro rispettivi ruoli nel periodo che ha preceduto il voto di sfiducia.
Ieri sera non è emerso sufficientemente, salvo un accenno di Giulio Mariani, che l’annuncio sul “buco di bilancio” (uso questo termine per semplicità espositiva) fatto durante il consiglio del 3 luglio 2014 dal Sindaco è stata una maldestra operazione per distogliere l’attenzione dei media dal voto sull’ordine del giorno con cui si ribadiva la contrarietà all’aeroporto.
Sara Biagiotti non gradiva questa puntualizzazione perché avrebbe potuto creare imbarazzo per l’adozione della variante al PIT, che è poi avvenuta il 27 luglio 2014.
Sapendo che su questo argomento avrebbe perso perché non aveva l’appoggio della maggioranza dei consiglieri del PD mi è sembrato che abbia voluto creare artificiosamente il diversivo del “buco di bilancio” ma siccome le capacità politiche non l’hanno aiutata (non è facile imitare Renzi) il gioco le è sfuggito di mano.
Tanto per chiarire il grado di superficialità con cui è stato deciso di dare la notizia del “buco di bilancio” devo raccontare un antefatto. Alle 12.30 del 3 luglio, due ore prima del consiglio comunale, il Sindaco ci convoca (i consiglieri del PD) per convincerci a ritirare l’ordine del giorno sull’aeroporto e contemporaneamente ci prospetta la notizia del “buco di bilancio” (avvertimento o minaccia ?) dando all’assessore Eller il compito di giustificarlo. Ed infatti ci racconta di aver fatto le due di notte per spulciare il bilancio e di averlo trovato, aveva trovato il “buco”.
La colpa grave dei segretari metropolitano e regionale del PD è stata, a mio parere, l’incapacità di impedire che venisse infangato l’operato della precedente amministrazione che apparteneva allo stesso partito e il cui operato è evidentemente stato positivo altrimenti gli elettori non avrebbero riconfermato la fiducia.
Il resto è cronaca che tutti conoscono”.
STEFANO NICCOLI