Mercoledì 21 ottobre alle ore 21.15 alla Casa del popolo di Colonnata appuntamento con l’Assemblea pubblica per la costituzione dell’Associazione di promozione sociale Sesto Bene Comune, una “casa comune” per elaborare e sviluppare proposte e iniziative sul territorio attraverso un’ adesione libera e personale.
La coalizione “Sestobenecomune” si è formata nel 2014 per proporre ai cittadini un’ alternativa democratica in occasione delle elezioni amministrative 2014.
Oggi, dopo la caduta della giunta Biagiotti e in previsione delle prossime elezioni amministrative che si terranno presumibilmente nel mese di maggio 2016, dobbiamo prendere atto che la coalizione S.B.C è stata il catalizzatore che ha fatto maturare la crisi interna al partito di maggioranza grazie alla sua capacità di cercare e mantenere la sintonia con i movimenti e contemporaneamente di opporre il ragionamento e la razionalità alle scelte opportuniste, legate ai sistemi di potere che rappresenta, portate avanti dal PD.
Pensiamo che S.B C di avere buone possibilità di ottenere un netto miglioramento dei risultati elettorali rispetto al 2014, se non addirittura di giungere al ballottaggio.
Indubbiamente S.B.C. ha davanti una sfida importante, che fa considerare realistico il poter giungere nel 2016 al governo della città.
Questo scenario rappresenta un fatto di rilievo nazionale, come ha riconosciuto la stampa, che fa di Sesto Fiorentino uno dei laboratori per l’alternativa al PARTITO DELLA NAZIONE.
Da ciò consegue che S.B.C. – e quindi ognuno di noi – ha una grande responsabilità sulle sue spalle: responsabilità che richiede innanzitutto un’ “attrezzatura” adeguata alla sfida che abbiamo da affrontare.
1. Se la priorità è quella di procurarci gli strumenti culturali e politici per leggere e capire la realtà, per formulare coerentemente proposte realizzabili e, in crescendo, per sviluppare e affinare una nostra attitudine al governo della città, la proposta di creare un’associazione dalle caratteristiche ben delineate torna di grande attualità; pensiamo a a un’associazione che possa favorire un confronto serio e qualificato fra i cittadini e sappia organizzare occasioni aperte di approfondimento e di formazione sia per chi vuole avere un ruolo attivo, sia per i futuri amministratori. Intendiamoci, non si parla di indottrinamento teorico, ma di una formazione alimentata dal libero confronto tra tutti i partecipanti e soggetta all’imperativo di trovare una costante conferma e un completamento sul territorio , tra e con i cittadini. L’associazione dovrà essere una fucina d’idee, un laboratorio di riferimento per la costruzione del percorso comune, un centro di elaborazione di esperienze e di affinamento culturale finalizzati alla costruzione di un’alternativa nel governo dei territori, con una visione di lungo periodo e con la consapevolezza che l’azione locale è inserita in un ben più ampio contesto.
2. Vi è inoltre un altro compito da svolgere contemporaneamente alla costruzione dell’associazione: occorre programmare e far partire subito un’articolata azione politica che ci consenta di aggiornare e migliorare il programma di governo e di proporre questo programma ai cittadini; nel loro coinvolgimento diretto e partecipato, infatti, questa azione politica fonda le proprie basi.
In conclusione, c’è l’invito a considerare il fatto che la proposta sopra illustrata risponde a un nuovo metodo di fare politica, un metodo spesso auspicato ma mai praticato che noi vogliamo fare nostro per poter crescere ed evolvere. A questa fase di crescita è necessaria una “casa comune” in cui esperienze e culture diverse, ma tese a comuni obiettivi, possano contaminarsi positivamente per costruire una reale e duratura alternativa di governo della città. Certamente i profondi mutamenti sociali degli ultimi venti anni e la caduta verticale della fiducia nei partiti e nella politica richiedono molto coraggio e molta fantasia nella ricerca e nella sperimentazione di percorsi inesplorati: ma a noi, che da sempre abbiamo avuto coraggio, non manca neppure la fantasia.
Sesto Bene Comune