Nel consiglio comunale del 30 luglio 2024, grazie all’interrogazione presentata dal nostro gruppo consiliare, si è tenuto un largo dibattito sul tema della nuova scuola primaria alla Fogliaia, la cui gara è stata bloccata dalla nuova giunta lo scorso 12 luglio.
I chiarimenti da noi richiesti in merito alle spese già sostenute per la progettazione della scuola e sulle intenzioni dell’amministrazione in merito a una possibile retromarcia, hanno indotto la maggioranza a presentare una mozione sull’edilizia scolastica con l’intenzione di spostare il focus del dibattito, ma con l’unico risultato di mostrare la modalità opaca con cui la giunta Carovani intende proseguire la discussione sulle scuole.
La maggioranza infatti ha proposto con una mozione la costituzione di una commissione congiunta fra Comune, Indire e Istituto comprensivo per la programmazione degli interventi di edilizia scolastica, inclusa la possibilità o meno di far ripartire la gara della scuola alla Fogliaia. Dopo una parziale apertura da parte nostra a questo percorso, che ci avrebbe visti sicuramente attivi e partecipi, è emerso nel dibattito che i gruppi consiliari sarebbero stati ESCLUSI da questa commissione. La mozione della maggioranza pertanto si è rivelata uno specchietto per le allodole, un modo per nascondere le scelte dietro la tanta proclamata “partecipazione”, laddove invece la partecipazione sarà solo quella del sindaco e dei suoi assessori, in un confronto che mancherà di trasparenza e di dibattito. Ma non solo; l’atteggiamento della maggioranza ha teso a svilire tutto il lungo percorso partecipato, che ha visto come protanista principale proprio la scuola.
A questo punto, abbiamo scelto di votare contro la mozione della maggioranza, condannando un atto che ha preso in giro l’intero consiglio comunale, in primis il gruppo consiliare che ha presentato la mozione!
Ancora più grave, è emersa fra i consiglieri di Sinistra per Calenzano la “preoccupazione” che qualche bambino possa godere di una scuola più nuova e più funzionale rispetto agli altri, ritenendo che il servizio, pur se mediocre, debba essere sempre uguale per tutti. Una concezione della scuola conservatrice e pericolosa, che limita ogni innovazione, e che non tiene conto di come l’innalzamento degli standard didattici e di spazi possa generare per tutti una positiva reazione a catena.
Successivamente, nella risposta alla nostra interrogazione, il sindaco ha ripetuto le sue convinzioni sull’andamento demografico negativo, senza mai soffermarsi sulle necessità della didattica contemporanea ricercata dai nostri insegnanti e sugli spazi che già oggi mancano alle medie e alla Don Milani per le classi, i laboratori, il sostegno, la biblioteca. Ha anche ammesso che non c’è stato confronto con il mondo della scuola prima di fermare la gara.
Il sindaco ha inoltre dichiarato che per gli studi e la progettazione sono già stati spesi 270mila euro. Risorse che a nostro parere sarebbe grave sprecare rinunciando a costruire la nuova scuola.
Infine, il dato più importante: il sindaco e la sua maggioranza hanno ammesso che, se dal percorso con l’istituto comprensivo e Indire emergesse la necessità della scuola, la rimetteranno in gara. Gli abbiamo estratto con le pinze questa ammissione, e ci fidiamo poco del percorso che hanno scelto per prendere questa decisione: ma saremo attenti e continueremo a lavorare nei prossimi mesi perché siamo convinti che di quella scuola ci sia estremamente bisogno, così come lo ritiene da tempo il mondo della scuola a Calenzano.
Ci teniamo a sottolineare che non sono stati dati dei tempi entro i quali decideranno, ma ricordiamo che in un’assemblea pubblica svoltasi presso la Cdp di Calenzano, l’Assessore Bonaiuti ha affermato apertamente che nel caso in cui, dai vari confronti emergesse la necessità della scuola, ripescheranno “dal cassetto il progetto della scuola della Fogliaia”!
Siamo fiduciosi che capiscano che investire nella scuola non è uno spreco inutile di denaro, ma significa investire nel futuro.
Il gruppo consiliare
Partito Democratico – Centrosinistra Insieme