“- Non sei mica fascista? – mi disse. Era seria e rideva. Le presi la mano e sbuffai.- Lo siamo tutti, cara Cate, – dissi piano. – Se non lo fossimo, dovremmo rivoltarci, tirare bombe, rischiare la pelle. Chi lascia fare e s’accontenta, è già un fascista”
(Cesare Pavese, La casa in collina)
Con queste parole il sindaco Lorenzo Falchi, in occasione delle celebrazioni per l’ ottantesimo anniversario della Liberazione di Sesto Fiorentino, ha ricordato che la libertà non è un bene scontato e che, viceversa, bisogna conquistarlo giorno per giorno. Non con le armi, come fu necessario ottanta anni fa, ma con gli strumenti della democrazia che abbiamo ereditato proprio da quella stagione e da quei protagonisti che non si accontentarono.