FdI Calenzano: iniziativa sul dissesto idrogeologico

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Fratelli d'Italia Calenzano

La mia iniziativa dell’8 aprile sul dissesto idrogeologico ha avuto una grande partecipazione, segno evidente che i cittadini hanno bisogno di parlare di problemi concreti e soprattutto aspettano ancora chiarimenti che ancora non sono stati dati.

Dopo i miei saluti e quelli del coordinatore provinciale Claudio Gemelli, il professore ha fatto un’analisi esaustiva: prima un’accurata spiegazione storica e dopo ha parlato di possibili soluzioni e di un cambiamento necessario; un ritorno alla cura come avveniva nel passato.

Bisogna riformare i consorzi e tornare a un sistema che possa operare negli interessi del territorio con opere ed interventi a monte per la prevenzione e per evitare la formazione di bombe d’acqua e fango che poi calano a valle. Vanno ricostruite le briglie e le serre per impedire le frane delle fiancate dei poggi che portano detriti a valle, ci vogliono operatori che si prendono carico dei rigagnoli, delle fossette, dei torrenti pulendo gli alvei di tutti i corsi d’acqua ed è necessario impedire i tagli estensivi dei boschi tornando alla pratica della sterzatura. Vanno tenuti puliti i territori riportando attività rurali e la pastorizia brada.

Su questo tema faremo un ulteriore incontro per parlare della biodiversità e del ritorno del lupo che sta causando molti problemi. E’ necessario far partecipare le persone alle elezioni deile assemblee dei consorzi (ogni persona che paga la cartella della bonifica ha diritto di voto e di candidatura). Ora i consorzi sono organismi che seguono la politica della Wilderness (ritorno allo stato selvaggio dei territori e dei corsi d’acqua), bisogna ricordarsi che da millenni i nostri territori sono stati curati dalle opere dell’uomo. Sone necessari interventi su argini, centuriazioni, viottole, strade, gore e corsi d’acqua per evitare frane dei fianchi dei poggi e inondazioni nelle pianure.

Il Consorzio deve esprimere pareri tecnici, non influenzati dalla politica e dagli interessi spiccioli dei progetti urbanistici. Questi devono essere visionati e approvati con responsabilità tenendo conto della sicurezza idrogeologica già messa a dura prova da politiche urbanistiche troppo permissive. Vanno ripristinati i cantieri con operai comunali e provinciali, unici custodi e curatori delle fossette, delle fogne, delle strade, delle zanelle e dei cigli stradali. Senza questi interventi, il nostro territorio sarà sempre più esposto a disastri idrogeologici come quelli che abbiamo vissuto nella Piana negli ultimi anni.

Sono intervenuti anche i cittadini per parlare di alcuni problemi causati dall’ultima alluvione. Da questo convegno abbiamo deciso di prendere un impegno come gruppo politico e di chiedere ai nostri rappresentati regionali, un accurato monitoraggio su come saranno spesi i soldi che proprio oggi sono stati confermati dal governo nazionale per l’emergenza del 14 marzo sul nostro territorio (57 milioni e 650 mila euro). Sarà nostra premura informare i cittadini sullo stato e sull’avanzamento dei vari lavori sul territorio.

Monica Castro Pivetta Capogruppo Fratelli D’Italia Calenzano

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