Riduzione del consumo del suolo: la soddisfazione di Sinistra per Calenzano

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Con l’approvazione nel Consiglio comunale di martedì 29 aprile delle controdeduzioni alle osservazioni sulla variante di salvaguardia al Piano Operativo Comunale del 2023, si avvicina alla conclusione il percorso fortemente voluto da Sinistra per Calenzano, Per la Mia Città e Calenzano Democratica per la riduzione delle previsioni edificatorie su suolo vergine che l’Amministrazione Prestini aveva introdotto.

Parliamo di previsioni non consolidate, per le quali non erano ancora state avviate le procedure urbanistiche di richiesta e rilascio dei permessi a costruire, e che quindi l’Amministrazione è pienamente legittimata a rimuovere, come annunciato in campagna elettorale e come chiesto a gran voce da tanti cittadini; previsioni su cui avevano in molti casi espresso perplessità anche Regione, Soprintendenza e Autorità di Bacino.

Le aree interessate dalle previsioni rimosse sono quelle in via Monti (1’500mq), in via Vittorio Emanuele (3’000mq), fra via dei Prati e via di Pagnelle (3’000mq), in località Fibbiana (8’500mq), in via Fanciullacci a Carraia (700mq) e in via di Pagnelle a ridosso della Barberinese (800mq).

Parliamo di 17’500 metri quadri di previsioni di nuovi capannoni e nuove residenze che, unite alla diminuzione di 5’000mq introdotta con il masterplan per il recupero della Polveriera di Carraia (su cui siamo convinti ci possa essere ancora margine di miglioramento), portano a 22’500mq la riduzione complessiva rispetto allo scorso mandato amministrativo: in termini più chiari, un’area pari a più di 3 campi da calcio di Serie A che altrimenti avrebbe potuto essere completamente occupata da edifici, senza far rientrare nel calcolo gli eventuali parcheggi e altre superfici di servizio.

Questa operazione consentirà di mantenere delle aree libere in ambito urbano: in futuro, queste aree permeabili potrebbero ad esempio essere utilizzate per convogliare le acque piovane e abbassare la pressione idrogeologica sul resto dell’abitato, ma fin da subito questa scelta scongiurerà un aumento dell’impronta di carbonio e del fenomeno delle isole di calore.

Sia le destre che la coalizione di Partito Democratico e Calenzano Futura sono uscite dall’aula al momento della votazione, in un gesto irrispettoso per tutta la comunità calenzanese e senza nemmeno assumersi la responsabilità di un voto contrario: già lunedì sera, contestando il masterplan per il recupero di una zona compromessa e degradata come quella della Polveriera di Carraia e ammettendo un loro ripensamento (solo) su quell’area rispetto a quanto fatto e previsto negli ultimi dieci anni, PD e Futura hanno ribadito che per loro all’interno dei margini urbani è doveroso continuare a costruire, per completare il disegno urbano della nostra città.

In questo modo, purtroppo, si è nuovamente manifestata la distanza che ci divide sull’idea di sviluppo che abbiamo per Calenzano, e abbiamo avuto la dimostrazione che sia la sconfitta elettorale che – soprattutto – gli eventi atmosferici estremi sempre più frequenti, e le loro conseguenze anche in città, a loro non hanno insegnato nulla.

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