La Lucciola torna a far parlare di sé. Non potrebbe essere altrimenti visto il legame tra la palazzina, il giardino e la popolazione sestese.
Oggi torna sull’argomento il capogruppo della Lega in Consiglio comunale Daniele Brunori che preannuncia una interrogazione al sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi.
“Un’opera promessa per il 2021 che, nonostante i lavori terminati, è ancora chiusa e inutilizzata, con il rischio concreto che gli investimenti sostenuti dai cittadini sestesi finiscano in un nulla di fatto.
Dopo anni di annunci e ritardi, oggi emerge chiaramente – come riportato dagli organi di stampa – che, nonostante il cantiere risulti completato, la struttura resta chiusa a causa del ritiro dell’associazione individuata per la gestione.
Un fatto che dimostra ancora una volta la debolezza della programmazione dell’Amministrazione Falchi, incapace di trasformare un’opera simbolo in una vera risorsa per la città.
Il sindaco aveva promesso ai cittadini l’apertura entro il 2021. Siamo nel 2025 e non solo La Lucciola è ancora chiusa, ma non si intravede una data certa per la sua apertura. Mentre il sindaco ci sembra sempre molto impegnato in politica internazionale, forse dovrebbe concentrarsi su questo ulteriore ritardo che pesa sulla città e sulla credibilità dell’Amministrazione, oltre che sulle tasche dei sestesi.
Siamo a metà tra la famosa opera di Godot e la Novella dello Stento: un’attesa infinita che si trascina di promessa in promessa, mentre la struttura rimane chiusa e i cittadini rimangono a guardare.
Le ragioni dell’interrogazione sono chiare: capire perché la struttura non sia stata ancora aperta, quali responsabilità ci siano nel ritiro dell’associazione incaricata, quali azioni intenda intraprendere l’Amministrazione per aprire realmente La Lucciola e con quali tempistiche”.
Inoltre la Lega ha richiesto di sapere quanto sia costato finora questo intervento che inizialmente doveva costare ai cittadini 2,3 milioni: “La città non può permettersi ulteriori ritardi dopo aver investito risorse pubbliche importanti per la ristrutturazione. Se l’attuale modello gestionale non è sostenibile, l’Amministrazione abbia il coraggio di rivedere le proprie scelte, valutando ipotesi alternative che permettano di restituire La Lucciola ai sestesi”.