“Portare l’esercito nelle scuole primarie e secondarie per presentare funzioni, compiti e opportunità nelle forze armate è l’ennesimo passo verso la normalizzazione della guerra e la militarizzazione della società, a partire dalla quotidianità delle nuove generazioni. Mi unisco alle posizioni espresse dai sindacati contro il progetto dell’esercito per le scuole toscane, una proposta che poco tempo fa sarebbe stata impensabile e che oggi, invece, trova un’accoglienza quasi naturale, frutto di anni di retorica bellicista e di cancellazione dei principi costituzionali. Arrivare a coinvolgere bambine e bambini di quinta elementare in questo tentativo di far delle scuole di ogni ordine e grado dei centri di reclutamento sarebbe qualcosa di grottesco se non fosse un fatto gravissimo. Il nostro Paese ha già conosciuto un periodo in cui l’educazione era libro e moschetto, ma evidentemente c’è chi non perde occasione per rimpiangerlo”
Lo afferma Lorenzo Falchi, candidato al consiglio regionale della Toscana per Alleanza Verdi e Sinistra.