“Siamo molto soddisfatti per la recente presa di posizione di Firenze per il ritorno ad una gestione completamente pubblica dell’acqua. È quanto abbiamo sostenuto fin dall’inizio, opponendoci alla gara per l’individuazione del socio privato di Publiacqua e aprendo in seno all’assemblea dei sindaci dell’AIT una discussione che ha portato sulle nostre posizioni un numero di comuni, forze politiche e realtà sociali sempre maggiore e che sta continuando a crescere. È necessario sospendere la gara e adottare, già dalla prossima assemblea dell’AIT, un atto di indirizzo chiaro verso la ripubblicizzazione del servizio idrico in house”.
Lo affermano i sindaci di Agliana, Borgo San Lorenzo, Calenzano, Campi Bisenzio, Cantagallo, Carmignano, Castelfranco Piandiscò, Gambassi Terme, Londa, Rufina, San Godenzo, Sesto Fiorentino, Vaiano e Vicchio.
“Il servizio può anche rimanere all’interno di Plures, ora che si è arrivati a escludere la quotazione in borsa optando invece per una proprietà interamente pubblica, purché si modifichi lo statuto eliminando ogni riferimento alla quotazione e si introducano i meccanismi di controllo analogo propri delle gestioni in house.
Questo infatti è un requisito essenziale per l’affidamento in house ed è la migliore garanzia per un controllo diretto da parte dei Comuni, oltre che garanzia di trasparenza totale su tutti gli aspetti del governo della società e del servizio. Definito con chiarezza l’indirizzo, sappiamo bene che si aprirà una fase complessa che richiederà alcuni mesi di lavoro. Anche per questo riteniamo importante uscire dalla prossima assemblea con una proposta unitaria, alla quale stiamo lavorando e sulla quale siamo disponibili a discutere insieme a tutti gli altri Comuni”.


