I.MU.P. sulle pertinenze a Calenzano: nuove agevolazioni in vista col bilancio 2026

0
264
Giuseppe Carovani

CALENZANO – Sono 183 i contribuenti ai quali, nei mesi scorsi, sono state inviate le comunicazioni di invito al contraddittorio preventivo per l’applicazione dell’I.Mu.P. alle unità immobiliari che non hanno il requisito dimensionale o spaziale previsto dalla legge per beneficiare dell’agevolazione per le pertinenze dell’abitazione principale, classificate nelle categorie catastali C2 e C6. Sin dall’inizio è stato escluso per tutti il pagamento di sanzioni ed interessi, partendo dal presupposto della buonafede del contribuente. “Il lavoro di verifica – spiega il sindaco di Calenzano Giuseppe Carovaniè stato svolto in questi mesi dall’Ufficio Tributi con particolare scrupolo. La fase del contraddittorio è stata portata avanti con particolare rigore e grande correttezza: anche le posizioni di quei contribuenti che non avevano avanzato osservazioni o non avevano richiesto l’audizione sono state riesaminate per evitare errori e prevenire eventuali contenziosi: insomma, non è stato adottato il metodo del ‘chi tace acconsente’. Da questo riesame sono state chiarite e archiviate di ufficio circa un terzo delle posizioni e si è andati il più possibile incontro alle esigenze di pagamento dilazionato da parte dei contribuenti”.

Dei 183 casi, 53 sono stati archiviati in seguito a supplemento di istruttoria dell’ufficio, 11 sono stati archiviati in seguito a osservazioni, in 41 casi è stata concordata una definizione agevolata, 78 sono gli avvisi di accertamento emessi per la prima annualità. Per chi si è visto confermare la contestazione, rimane la possibilità di avvalersi del diritto di far valere le proprie ragioni, ricorrendo ai vari gradi di giudizio tributario, che per i primi due livelli è ammissibile anche senza avvalersi di tutela legale.

“Per quanto riguarda la nostra competenza come Giunta comunale – prosegue il sindaco – in vista dell’approvazione del bilancio 2026 abbiamo già annunciato che utilizzeremo le nostre legittime prerogative istituzionali procedendo a una significativa riduzione della aliquota I.Mu.P. a partire dal prossimo anno per questa particolare tipologia di immobili. Si tratta per la maggior parte di fabbricati risalenti ad una fase storica in cui era solito realizzarsi al piano terra delle abitazioni ampi locali destinati a servizio di attività agricole, artigianali, commerciali o di magazzino che potenzialmente avrebbero potuto sostenere il reddito del nucleo familiare. Oggi tanti di questi locali sono inutilizzati e sono diventati di fatto depositi a servizio delle abitazioni: difficilmente per le norme igienico sanitarie e sul rumore potrebbero essere reintrodotte le destinazioni funzionali originarie. Per questo riteniamo giusto abbassare l’aliquota di riferimento per questa particolare tipologia di immobili.

Comprendiamo – spiega il sindaco – che quel cittadino che, credendo in buona fede di aver assolto al proprio dovere di contribuente, si è visto contestare omessi pagamenti dell’imposta relativi agli ultimi 5 anni, possa essere sinceramente contrariato e anche arrabbiato con l’Amministrazione. Tuttavia la norma sulle pertinenze dell’abitazione principale, in vigore dal 2012, non ha mai subito variazioni: finora il Comune non si era occupato dell’imposizione degli immobili interessati, dando priorità al recupero per altre fattispecie. La norma che disciplina l’attività di contrasto all’evasione dei tributi locali impone che l’accertamento debba essere disposto fino al quinto anno antecedente a quello nel quale è stata rilevata la violazione per cui il Comune è obbligato a procedere al recupero per tutte le annualità di imposta non decadute”.

Il sindaco coglie l’occasione anche per ribadire la fiducia nel lavoro dell’Ufficio Tributi. “Mi auguro vivamente – conclude Carovani – che una possibile incomprensione da parte dei cittadini non venga strumentalizzata, in particolare nei confronti degli uffici tecnici del Comune. Dopo dibattiti in Consiglio comunale e articoli di stampa, come Amministrazione comunale ribadiamo la nostra completa fiducia nell’operato dell’Ufficio Tributi che, in piena autonomia e senza condizionamenti, porta avanti il proprio compito con correttezza e imparzialità. Concludo sottolineando che chi invoca un’ingerenza degli organi elettivi del Comune sul lavoro dei funzionari trascura uno dei principi fondamentali del corretto funzionamento di un ente pubblico: la distinzione di poteri, responsabilità e competenze stabilite dalla legge tra organi politici e struttura tecnico amministrativa, caposaldo irrinunciabile di un’amministrazione imparziale e trasparente. La corretta applicazione dei tributi locali, stabiliti dalla legge, compete all’ufficio Tributi del Comune e non può essere soggetta a interferenze esterne”.

Comune di Calenzano

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO