Giorni di Storia, mostra delle bandiere della pace

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Peace & Care. Storie di lotta e resistenza
Da mercoledì 3 a domenica 7 dicembre 2025 – ingresso libero
Centro espositivo Antonio Berti – via Pietro Bernini, 57 – Sesto Fiorentino (Firenze)
A cura di Stefano Bartolini e Martina Lopa
Fondazione Valore Lavoro – Istituto Ernesto De Martino

Tra gli anni Quaranta e Cinquanta le donne italiane appartenenti alle classi lavoratrici realizzarono innumerevoli bandiere note come “Bandiere della pace”: “Peace & Care. Storie di lotta e resistenza” è la mostra che, da mercoledì 3 a domenica 7 dicembre, al Centro espositivo Antonio Berti di Sesto Fiorentino, ripercorrerà questa straordinaria esperienza di attivismo femminile. A cura di Stefano Bartolini e Martina Lopa della Fondazione Valore Lavoro, la mostra sarà inaugurata mercoledì 3 alle ore 18.
Alla fine degli anni ’40, l’Italia fu tra i protagonisti del movimento internazionale dei Partigiani della pace, costituitosi a Parigi nel 1949. Nel nostro Paese furono soprattutto le donne a prendersi cura della campagna pacifista, all’interno di organizzazioni sindacali, associative e partitiche, portando avanti raccolte di firme e manifestazioni.

In particolare, si sviluppò, “dal basso” la pratica della realizzazione delle “Bandiere multicolori della pace”, di cui sopravvivono numerosi esemplari in archivi sindacali e di associazioni come l’UDI. Si tratta di una pratica autonoma e parallela rispetto a quella delle bandiere della pace arcobaleno conosciute oggi. La realizzazione di queste bandiere era una delle peculiari forme dell’attivismo femminile, che travalicò la campagna pacifista facendole divenire un simbolo e uno strumento di resistenza e di rivendicazione delle istanze di emancipazione delle donne lavoratrici.

Le bandiere delle mezzadre fiorentine – Nel 1952, dalla rivista “Le nostre lotte”, le donne della CGIL lanciarono la proposta di una prima Conferenza nazionale della donna lavoratrice. Nel corso del 1953 si svolsero le assemblee territoriali e delle federazioni sindacali. Fu in questa occasione che le mezzadre della provincia di Firenze realizzarono la loro gigantesca bandiera, che oggi potremmo definire una “installazione site specific” di tipo politico. Lunga 7,8 metri e alta 2,4, la bandiera venne esposta per la prima volta all’Assise provinciale delle mezzadre di Firenze il 29 marzo 1953 e successivamente portata all’Assise nazionale di Siena del 18-19 marzo 1953.
La bandiera delle mezzadre fiorentine contiene quasi tutti gli elementi tipici delle bandiere multicolori. Su un lato è composta da un enorme tricolore italiano (altra simbologia ricorrente) e sull’altro dai classici scampoli di tessuti, su cui sono ricamati, stampati o disegnati i nomi delle leghe mezzadrili femminili dei paesi e delle frazioni, slogan per la pace, la Costituzione, la Repubblica, disegni e firme. Al centro spicca una striscia bianca contenente le rivendicazioni sindacali delle mezzadre per il rispetto dei loro diritti e della loro dignità.

Orari: si potrà visitare gratuitamente la mostra tutti i giorni dalle ore 16 alle 19. Iniziativa a cura dell’Istituto Ernesto De Martino nell’ambito del Giorni di Storia Festival. Dedicato a “Imperi e imperialismi” e in programma fino a giovedì 11 dicembre a Sesto Fiorentino e Calenzano (Firenze), il festival è organizzato dal Comune di Sesto Fiorentino in collaborazione con il Comune di Calenzano e l’Istituto Ernesto De Martino, con il sostegno di Unicoop Firenze, Città Metropolitana di Firenze, Consiglio regionale della Regione Toscana. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.
Info, programma completo e prenotazioni sul sito www.giornidistoriafestival.it.

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