Martedì 15 dicembre Damiano Sforzi, ex segretario comunale a Sesto del Partito Democartico e attuale presidente dell’associazione Per Sesto, è intervenuto alla trasmissione “Scusate l’interruzione” in onda su Radio Geronimo, web radio con sede a Campi Bisenzio. Queste le sue parole:
“Pensavamo che la scelta di candidare Sara Biagiotti a sindaco di Sesto fosse positiva e unitaria, invece non è stato così. Quando è diventata sindaco, Biagiotti non è stata più unitaria. Ha dimostrato tutta la sua incapacità di amministrare il Comune, la maggioranza e il proprio partito. Chi vorrei candidato sindaco del Pd a Sesto? Non mi esprimo.
I buoi sono scappati a luglio quando è stata votata la mozione di sfiducia. In un anno ci sono stati vari tentativi di non far scappare i buoi. A Sesto Fiorentino il Partito Democratico non si è dimostrato così democratico come c’è scritto nel nome. Il 3 agosto 103 persone, tra cui il sottoscritto, hanno scritto una lettera al commissario del Pd di Sesto Lorenzo Becattini in cui gli comunicavamo la volontà di seguire il ragionamento e la strategia del partito. A quella lettera non c’è stata risposta. Domenica 27 settembre, poi, al circolo Rinascita è stato rifatto manu militari l’organigramma del Pd. Conseguenza: a Sesto c’è un Pd in cui è impossibile discutere delle questioni importanti, non di posti nel consiglio comunale. Come direbbe Matteo Renzi: quando la maggioranza del consiglio comunale toglie la fiducia al sindaco, non viene praticata una congiura, ma viene messa in atto la democrazia.
Sarei fuori dal Partito Democratico anche se non ci fosse Sara Biagiotti. L’attuale Pd non è quello di cui ho fatto parte per tanti anni. Io non ho problemi personali con nessuno. Su alcuni temi come aeroporto e inceneritore, il Pd, in campagna elettorale, aveva detto delle cose. Al momento dei fatti e delle scelte, il partito ha fatto altro rispetto a quanto aveva promesso. A Sesto si è rotto il rapporto di fiducia nelle grandi scelte per la città. La rottura è stata prettamente politica. Ho trovato corretto che la fiducia nei confronti dell’amministrazione sia stata interrotta.
Ci sono stati dei cambiamenti di scelta strategica su Sesto e su questo punto è stata tolta la fiducia al sindaco Biagiotti. Il sindaco ha deciso di non seguire gli interessi di Sesto. Il ritorno sulla scena di politici della vecchia guardia come Chini e Gianassi? Questa non è una domanda da fare a me.
La nostra associazione vuole creare un’alternativa credibile. Fino a quando non è arrivato il commissario Becattini, il Pd ha sempre votato contro l’aeroporto. Io sono sempre stato contrario al potenziamento dell’aeroporto di Firenze, mentre sono sempre stato favorevole alla costruzione dell’inceneritore. Fino a quando sono stato nel consiglio comunale, cioè fino al 2009, ho firmato atti per la realizzazione di quest’opera. Su quest’ultimo tema, però, la mia posizione è cambiata perché sono mutate le condizioni del ciclo dei rifiuti, degli impianti e del Parco della Piana per la costruzione del termovalorizzatore. Ad oggi, nella Piana, l’inceneritore e la pista aeroportuale da 2.400 non possono stare insieme. Com’è possibile che il Pd di Sesto sia contento dell’emendamento ritirato dal governo Renzi alla legge di stabilità sul potenziamento dell’aeroporto di Firenze!
Per le elezioni del 2016, prima dobbiamo pensare a creare la compagnia, poi penseremo alle idee. La nostra intenzione è fare un tavolo con le altre forze politiche di sinistra”.
STEFANO NICCOLI