Con un comunicato del 3 gennaio Sesto Bene Comune torna a parlare dell’inquinamento della Piana e delle cause che lo provocano. L’ennesima presa di posizione che, come quella di altre Associazioni al momento non trova riscontro nelle decisioni della Regione e della Città Metropolitana.
Un solco sempre più profondo sembra scavarsi tra Sesto, i sestesi e il resto del Paese, ma se alla fine anche il Premier si è sentito in dovere di citare Sesto nella conferenza di fine anno, forse vuol dire che certe proteste iniziano ad avere un loro peso e che qualcosa si sta muovendo.
Di seguito il comunicato integrale di Sesto Bene Comune:
“La pioggia è arrivata ed ha tolto la nebbia che nei giorni passati ha ricoperto Firenze e la piana.
Ma la pioggia ha risolto i problemi degli amministratori che dovevano decidere se limitare il traffico contro l’inquinamento?
NOI CREDIAMO DI NO
forse i limiti si sono temporaneamente abbassati, ma l’inquinamento rimane, perché rimangono tutte le cause che lo producono:
il traffico in città e nell’area, due autostrade che si incrociano nella piana, un aeroporto, le attività produttive nelle zone industriali.
LA PIOGGIA NON PUO’ RISOLVERE I PROBLEMI CREATI DAGLI UOMINI.
DOBBIAMO NOI CERCARE SOLUZIONI LUNGIMIRANTI.
In un’area poco più grande di Central Park si è progettato di costruire un inceneritore da 190.000 tonnellate annue, una nuova pista dell’aeroporto di Peretola da 5 milioni di passeggeri, la terza corsia della Firenze-Mare, la nuova area dei mercati generali irrorata dai gas di scarico del nuovo aeroporto, la cittadella viola con un centro commerciale più grande dei Gigli, ecc
SONO SCELTE CON UN IMPATTO GRAVE SU TUTTO IL TERRITORIO.
INCOMPATIBILI CON UNA QUALITA’ DI VITA ACCETTABILE PER NOI E PER I NOSTRI FIGLI.
Se vogliamo salvare la vita nella nostra zona dobbiamo pensare ad uno sviluppo diverso compatibile con un uso equilibrato degli spazi.
Sono possibili soluzioni alternative alle necessità di mobilità e di smaltimento dei rifiuti: basta saper scegliere sulla base dei bisogni della popolazione e non su quella degli interessi economici di pochi.
Un distretto per il recupero ed il riciclo dei rifiuti, collegamenti pubblici e veloci nell’area e con l’aeroporto di Pisa, un vero parco nella Piana al servizio della popolazione di tutta la zona, con un ruolo attivo del Polo scientifico e della ricerca.
UNA NUOVA IDEA DI SVILUPPO E’ POSSIBILE: LA POPOLAZIONE DI SESTO PUO’ DARE UN SEGNALE CHIARO”.