Anche Alessia Petraglia di SEL, in seguito all’incontro con i lavoratori del CMP avvenuto nei giorni scorsi, ha presentato un’interrogazione parlamentare ai Ministri dello Sviluppo Economico e delle Finanze per capire quali sono le intenzioni del Governo per evitare il ridimensionamento della struttura di via Pasolini.
“Il piano industriale di Poste – spiega la senatrice – prevede il ridimensionamento del CMP di Sesto Fiorentino, con conseguenze devastanti sul piano occupazionale. Si tratta di una scelta sbagliata, dal momento che la struttura si trova in una localizzazione eccellente dal punto di vista logistico, prossima ad aeroporto, ferrovia, autostrada, con potenzialità di sviluppo ampie ed evidenti. Non si comprende, quindi, la scelta di Poste Italiane, che andrà a penalizzare un territorio già duramente colpito dalla crisi. L’azienda ha il dovere di valutare la proposta avanzata dalle RSU di creare un polo logistico, al servizio del tessuto produttivo circostante; al contempo, è necessario che il Governo, principale azionista di Poste Italiane, esiga risposte chiare sul futuro dello stabilimento e sulle motivazioni del ridimensionamento”. “A destare grande preoccupazione – prosegue Petraglia – sono poi le procedure di licenziamento avviate dall’azienda nei confronti di alcuni lavoratori che hanno sviluppato parziali inidoneità fisiche, senza valutare se potessero essere impiegati nell’ampio mansionario di Poste, preferendo una scorciatoia che va a colpire il lavoro. Anche su questo chiediamo un intervento immediato al Governo, affinché verifichi l’accaduto e si attivi per scongiurare questi licenziamenti”.