Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del Movimento 5 Stelle di Calenzano.
“Ormai l’emergenza sicurezza non si può più chiamare emergenza ma quotidianità, visto che ogni giorno c’è un furto in un appartamento o in un negozio o in un veicolo (in alcuni casi i furti sono avvenuti con i proprietari in casa che sono stati legati).
Sembra che questo argomento sia caduto nel dimenticatoio amministrativo, fino a che puntualmente il popolo della rete annuncia nuovi furti e si chiede perché nessuno fa niente, ed ecco che il nostro Sindaco annuncia assemblee pubbliche per risolvere il problema (come se il problema lo dovessero risolvere i cittadini). Di fatto esse servono solo a gettare fumo negli occhi agli abitanti ed a far guadagnare tempo all’amministrazione.
Il Movimento 5 stelle aveva sollevato il problema non appena insediato in Consiglio comunale con un’interpellanza sulla sicurezza a luglio 2014; poi i nostri consiglieri D’Elia e Mastroberti sono andati 2 volte in visita dal Prefetto, a dicembre 2014 e a fine estate 2015, inoltre 2 mesi fa hanno recapitato una lettera ufficiale al Sindaco e al Comandante della Polizia municipale per chiedere maggiori controlli ed un aumento delle pattuglie.
L’amministrazione si difende sempre con le solite vecchie scuse: non ci sono soldi e c’è carenza di organico. In realtà è un tema che si preferisce non affrontare poiché non ci sono previsioni di investimento sulla sicurezza nonostante il mutuo da 5 milioni di euro stipulato dal Comune con Cassa Depositi e Prestiti per 1.600.000,00 euro, il mutuo con Chianti Banca per 2.400.000,00 euro e quello con Banca Popolare di Vicenza per 1.000.000,00 di euro. Se un aumento di organico del personale di sicurezza risulta difficile, noi chiediamo almeno un investimento serio sulla videosorveglianza che a Calenzano è quasi completamente assente, ci sono poche telecamere e destinate unicamente alla gestione del traffico.
Con una serie di telecamere posizionate in punti strategici, sarebbe facile controllare eventuali movimenti o persone sospette e sarebbero comunque un ottimo deterrente per la microcriminalità”.
