Nudi a Morello per protestare contro le sostanze nocive negli indumenti tecnico sportivi

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Morello
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Numerose iniziative in varie parti della Toscana da parte degli attivisti di Greenpeace per protestare contro la “presenza di sostanze chimiche pericolose e persistenti, dannose per la salute e l’ambiente, nei prodotti dei maggiori marchi dell’abbigliamento tecnico, sportivo e da montagna (abiti, scarpe, tende, zaini, corde e sacchi a pelo.

Tra le località prescelte dagli attivisti per manifestare (nudi) il loro dissenso anche monte Morello in prossimità della fonte dei seppi

Greenpeace ha voluto così denunciare che alcuni marchi di materiale da montagna o per sport e attività all’aria aperta “continuano a usare sostanze Pfc per impermeabilizzare i loro prodotti nonostante si dichiarino a parole sostenibili e amanti della natura. I Pfc sono composti chimici che non esistono in natura e, una volta immessi nell’ambiente, possono diffondersi ovunque inquinando le aree più remote del pianeta accumulandosi nei tessuti degli animali e persino nel sangue umano. Queste sostanze possono causare seri danni al sistema riproduttivo e ormonale, oltre ad essere collegati a numerose malattie gravi come il cancro. Piuttosto che andare in montagna con abbigliamento contenente Pfc, abbiamo deciso di vestirci in modo insolito o proprio di non vestirci per far riflettere gli appassionati di montagna e sport all’aria aperta ma anche i marchi più popolari del settore sulla necessità di non usare sostanze pericolose”. Greenpeace ha analizzato 40 prodotti. Solo in quattro (il 10 per cento quindi) non sono stati rilevati Pfc, indicando che è possibile produrre abbigliamento impermeabile non utilizzando sostanze chimiche così pericolose. “È paradossale – spiega Greenpeace – che quando indossiamo l’abbigliamento per le nostre attività in mezzo alla natura contribuiamo a contaminarla con sostanze pericolose”.

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