Manca sempre meno alle elezioni comunali di Sesto Fiorentino. Le forze di sinistra sestesi si stanno organizzando per dar vita ad un unico soggetto politico in grado di governare la città. Tra queste c’è anche Per Sesto.
Tuttosesto.net ha intervistato in esclusiva Damiano Sforzi, ex segretario del Pd, ora presidente dell’associazione nata a fine 2015.
E’ stato appena eletto il segretario comunale del Pd, Alessandro Baldi. In passato hai ricoperto quella carica. Cos’è cambiato dagli anni della tua gestione?
“Tutto! Quando ho fatto il segretario c’erano oltre 1.300 iscritti, più del doppio di quelli attuali, tutte le sensibilità erano rispettate e c’erano radicamento e partecipazione, ma soprattutto sentivi di condividere un’idea di mondo con una grande collettività dove le diversità erano un valore. Oggi chi la pensa diversamente viene espulso o relegato in posizioni ininfluenti, talvolta semplicemente deriso, senza entrare nel merito della questione e il segretario cittadino viene eletto con 388 voti. Insomma proprio tutta un’altra roba“.
Pochi mesi fa è nata l’associazione Per Sesto di cui sei presidente. Ci puoi fare un bilancio?
“Le cose fatte e le nostre idee le potete facilmente consultare sul sito www.persesto.it.
Da novembre ad oggi sono state fatte diverse iniziative (scuola, lavoro, ambiente, integrazione, centro cittadino, ecc), molte persone si sono iscritte, partecipano e seguono con interesse lo sviluppo di un soggetto oramai riconosciuto in città. e promuovere la più ampia partecipazione politica in città, per questo ci piacerebbe che la scelta dei candidati si usasse il metodo delle primarie“.
Per Sesto si trasformerà in soggetto politico? Siete pronti a presentarvi alle prossime elezioni comunali?
“Per Sesto è nata per dare un contributo ad unire le forze di sinistra, progressiste e che si rifanno al civismo, affinché si possa creare una coalizione in grado di essere una credibile alternativa al PD. A breve valuteremo come mettere a disposizione le nostre idee e le nostre forze“.
Alla sinistra del Pd c’è grande fermento, ma ci sono anche tante sigle. Cercherete e troverete un accordo elettorale fra tutte?
“Lo voglio dire chiaramente: se c’è qualche possibilità di impedire gli scempi che si vogliono costruire nella Piana, l’unico modo è vincere le amministrative e per farlo dobbiamo essere uniti e far partecipare i sestesi alle nostre scelte sulle cose e sulle persone. In questi giorni e settimane abbiamo lavorato e stiamo lavorando sui punti programmatici: non mi pare ci siano distanze incolmabili, sui grandi temi siamo d’accordo. Questa volta non è consentito sbagliare, semplicemente per il fatto che i sestesi non se lo meritano e soprattutto non ci darebbero la fiducia necessaria per poter governare questa città. Anzi, uno dei nostri punti fondamentali è far di nuovo interessare alla politica chi negli ultimi anni si è tirato da parte. Chi, anche a Sesto, ha deciso di non votare perché non si sentiva rappresentato dalla proposta presente. Noi pensiamo che la sinistra abbia anche questa necessità, che è anche uno scopo“.
Nel loro comunicato gli ex consiglieri comunali del Pd parlano di valori del centro-sinistra (LEGGI QUI), ma Maurizio Quercioli ha recentemente affermato che il centro-sinistra non esiste più (LEGGI QUI). Come la mettiamo?
“Non mi perderei dietro alle definizioni, se i valori sono l’uguaglianza, la solidarietà, la tutela dell’ambiente, il lavoro, i diritti e stare dalla parte dei più deboli, siamo tutti dalla stessa parte. Le definizioni lasciano il tempo che trovano“.
Qual è il vostro rapporto con Sinistra Italiana?
“Ben venga tutto ciò che unisce la sinistra e sarebbe importante che si presentasse alle elezioni amministrative, spero che riescano ad accelerare i tempi rispetto al percorso costituente nazionale perché giugno è vicino“.
Movimento 5 Stelle e Forza Italia si danno un gran daffare per sfruttare le divisioni a sinistra. Non state sottovalutando il rischio?
“Mi pare sia la destra che M5S siano abbondantemente più divisi della sinistra, basta vedere cosa succede in parlamento e a livello locale per rispedire al mittente le critiche. Il punto è che nessuno dei due ha una visione complessiva di città e nemmeno gruppi dirigenti credibili, vanno avanti a battutine su Facebook“.
I grandi temi di Sesto, inceneritore e aeroporto, sono stati uno dei motivi della caduta dell’amministrazione Biagiotti. Come affronterete le diverse sensibilità all’interno della futura coalizione?
“Su questi temi per la prima volta nella storia di Sesto dal dopoguerra ad oggi otto consiglieri di maggioranza (ex PD), insieme alle altre forze politiche che costituiranno la coalizione, hanno mandato a casa il sindaco, subendo per diverse settimane pressioni personali e attacchi pubblici di ogni tipo. Sono state offerte poltrone in cambio del silenzio prontamente rifiutate. E’ stato deciso di resistere alle pressioni rispetto a scelte fatte altrove che non avrebbero tutelato gli interessi di Sesto, mettendoci la faccia, nell’ottica di costruire il governo migliore per la nostra città. Secondo me non esiste alternativa: la sinistra sestese e le forze del nuovo civismo dovranno presentarsi unite intorno a un programma politico chiaro e condiviso alle prossime elezioni amministrative di giugno e dare vita ad una nuova epoca di coerenza ed unità. A noi tutti il piacere di esserne parte attiva“.
STEFANO NICCOLI