Settanta anni fa Sesto Fiorentino fu liberata dalle forze nazifasciste. Una data fondamentale, celebrata questa mattina da tanti cittadini e dalle forze politiche, sociali, associative e culturali del territorio.
Ad aprire la cerimonia, alle 8.30, la deposizione di corone da parte del sindaco Sara Biagiotti ai Cippi e al Cimitero Maggiore, alla Cappella degli Antifascisti, al Monumento dei Partigiani, al Monumento del Collegino e alla tomba di padre Eligio Bortolotti. Alle 9.30, si è tenuta la Messa in memoria dei Caduti alla Pieve di San Martino e poi il corteo con la deposizione di corone ai monumenti del Partigiano in piazza De Amicis.
Dopo il corteo che ha attraversato la città, la cerimonia si è conclusa con la deposizione della corona al Monumento ai Caduti in piazza Vittorio Veneto e il saluto di Graziella Milani, presidente della Consulta del Comitato unitario antifascista, Roberto Corsi, segretario Anpi di Sesto Fiorentino, e di Moreno Cipriani, rappresentante dell’Aned provinciale di Firenze.
“Oggi ricordiamo quelle persone che, con il loro sacrificio, ci hanno permesso di vivere in una società dove i principi di libertà e democrazia sono il cardine della convivenza civile. Non è una celebrazione rituale, ma è l’impegno a mantenere viva la Memoria, senza la quale non avremo futuro – ha detto il sindaco Biagiotti nel suo intervento –. La nostra Repubblica affonda radici nei valori della Resistenza e la lotta partigiana è stato il riscatto morale e politico di un intero popolo. Sesto Fiorentino – ha aggiunto il sindaco – è stato il primo Comune socialista della Toscana, e quello spirito, quella fiamma che alimenta il desiderio di libertà e democrazia, è sempre stato vivo nei sestesi, che non hanno mai chinato la testa. A Sesto, la Liberazione è stato un grande movimento di popolo, di contadini, di braccianti, di giovani e operai che hanno messo a rischio la loro vita. Abbiamo un debito di riconoscenza verso chi, in quei tragici anni, ha sacrificato tutto e abbiamo quindi il dovere di trasferire ai giovani la lezione fondamentale che ci ha dato la Resistenza”.
Alle celebrazioni è intervenuto anche l’On. Emanuele Fiano, membro della commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati. “Noi non celebriamo solo fatti storici – ha detto – Noi siamo qui perché la Resistenza è la matrice identitaria del nostro Paese. La Liberazione è stata il riscatto di una generazione che per prima ha capito che solo un cambiamento, prima personale e poi collettivo, poteva modificare il corso della Storia e restituire al Paese libertà, democrazia e dignità. La nostra generazione ha ricevuto in dono la democrazia. È compito della politica difenderla”
TUTTOSESTO
Fonte: Comune di Sesto Fiorentino
Foto: (www.tuttosesto.altervista.org)