Capire come le scoperte di Galileo Galilei hanno rivoluzionato tanti aspetti del nostro quotidiano. E’ questo l’obiettivo di “Scientificamente”, la rassegna organizzata dal Comune di Sesto Fiorentino insieme ad Open Lab e al Liceo Agnoletti. La novità dell’edizione 2016 è rappresentata dalla presenza dell’Accademia della Crusca. Il progetto, nato nel 2010, anno del trasferimento della biblioteca Ragionieri a Doccia, è dedicato allo scienziato pisano in quanto a fine febbraio ricorreranno quattrocento anni dalla condanna del sistema copernicano. Proprio su questo tema sarà dedicato l’evento di mercoledì 2 marzo alle 10.30 proprio alla biblioteca di Sesto alla presenza del professor Alberto Righini.
Venerdì 26 febbraio, nello stesso posto e allo stesso orario, si terrà “Galileo e i suoi esperimenti”, primo appuntamento di “Scientificamente”. All’incontro parteciperà il dottor Samuele Straulino del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università degli Studi di Firenze. Tema di discussione: il metodo sperimentale.
L’Accademia della Crusca “entrerà in scena” martedì 22 marzo, giorno della presentazione, al liceo Agnoletti, del progetto “Galileo: una nuova lingua per una nuova scienza”. Gli studenti delle classi 4H e 4I, in collaborazione con Elisabetta Benucci, si sono soffermati su alcuni tratti lessicali e morfosintattatici caratteristici della lingua delle scienze. Ne è venuto fuori un vero e proprio glossario di termini galileiani che verrà poi pubblicato su www.cruscascuola.it.
Non mancheranno i laboratori (gratuiti) per i più piccoli. Le mattinate di sabato 5 e sabato 12 marzo alla biblioteca Ragionieri saranno dedicate a “Bibliolab” e a “Ludoscienza”.
Per partecipare ai laboratori è necessario chiamare il numero 0554496851 a partire da martedì 23 febbraio.
“Siamo contenti di aver aderito all’interazione con il Comune – ha detto la professoressa Salvini di Open Lab -. E’ un’interazione viva e forte. Open Lab dell’Università di Firenze si occupa della divulgazione della scienza. Galileo rappresenta la svolta nel metodo moderno di fare scienza”.
STEFANO NICCOLI