A quattro mesi dalle elezioni comunali, importanti novità smuovono la politica sestese. Il Partito Democratico prova ad uscire dall’isolamento in cui era “caduto” dopo la mozione di sfiducia al sindaco Sara Biagiotti, cercando di dar vita ad una coalizione di centro-sinistra.
Nei giorni scorsi, infatti, il nuovo segretario dem Alessandro Baldi ha incontrato Jacopo Madau di Sinistra, Ecologia e Libertà, Maurizio Quercioli di Sesto Bene Comune, Rosa Matucci di Rifondazione Comunista, Roberto Marconi (calenzanese) dei Comunisti Italiani, Fabrizio Muscas del Movimento Sesto 2014, Popolari per Sesto, Socialisti Italiani e Italia dei Valori.
Alcune forze politiche, ed è il caso di Popolari per Sesto, Socialisti Italiani e IdV, hanno già annunciato il loro sostegno al Partito Democratico, mentre Sel sta ancora verificando se far parte o no della coalizione. Come annunciato dal segretario Alessandro Baldi e dal presidente dem Lorenzo Zambini, il dialogo con il partito guidato da Jacopo Madau è ancora aperto. Anche perché i democratici avrebbero trovato importanti punti di condivisione non solo con Sel, ma anche con Sesto Bene Comune su aeroporto e, soprattutto, inceneritore, a partire dall’incremento della raccolta differenziata e dall’attivazione della strategia “Rifiuti zero”.
In programma, quindi, potrebbero esserci non primarie di partito, ma primarie di coalizione. Quando? Tra il 20 marzo e il 3 aprile. Una possibilità, questa, che si concretizzerà solo se l’assemblea degli iscritti al Pd, convocata per il primo marzo, vedrà se ci saranno o no le condizioni per tenere le primarie. Sui nomi aleggia una nuvola di mistero. Come spiegato, infatti, dai vertici del Partito Democratico, i candidati – il cui termine ultimo per la presentazione è il 10 marzo – non ci sarebbero ancora.
“Dobbiamo dare a Sesto un governo affidabile e un progetto credibile – ha detto il presidente Lorenzo Zambini durante la conferenza stampa tenutasi nella sede del Pd di piazza Ginori nella mattinata di sabato 20 febbraio -. Non stiamo costruendo un’armata Brancaleone per vincere solo e soltanto le elezioni. Dovremo dare risposte di governo alle preoccupazioni dei cittadini, senza alimentare populismi”.
STEFANO NICCOLI