Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa di Forza Italia Calenzano
Tornate a casa vostra” prima che lo slogan di Forza Italia o della Lega era lo slogan del Partito Comunista italiano.”
Per gli italiani di Pola e Fiume da parte della politica ci fu solo odio. Oggi, invece, la sinistra invoca l’asilo per tutti dedicando attenzione sempre e solo a chi viene da lontano. Agli italiani, invece, a coloro che lasciarono Pola, Fiume e le loro case per rimanere italiani, la sinistra riservò solo odio. Lo stesso che gli permise di nascondere gli orrori delle Foibe.
Se nel frattempo, in Italia, le cose sono mutate e almeno una parte della verità è venuta a galla, soprattutto per ciò che concerne la guerra civile avvenuta nel nostro Paese nel bel mezzo del secondo conflitto mondiale e per quanto accaduto nel dopoguerra, a Calenzano, l’amministrazione comunale continua ininterrottamente a gettare nelle foibe dell’oblio la solenne giornata del Ricordo che cade il 10 Febbraio di ogni anno.
L’ha fatto anche nel 2016 visto che il Sindaco Biagioli ha ignorato la solennità civile in memoria delle vittime massacrate dai partigiani di Tito gettati nelle foibe e dell’esodo di italiani giuliani e istriano-dalmati istriani.
Adesso basta, quest’anno sarà dunque Forza Italia a celebrare la ricorrenza. Si esprime così Daniele Baratti Capogruppo di Forza Italia a Calenzano che aggiunge: per noi di Forza Italia tutto questo silenzio è inaccettabile e riteniamo da sempre sia nostro dovere, come rappresentanti della città, impegnarci affinché si possa raggiungere una memoria condivisa e conosciuta di fatti e avvenimenti che hanno caratterizzato la storia Italiana.
Per questo insieme a Paolo Gandola, Capogruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio abbiamo sviluppato il dibattito che si terrà domani Sabato 27 Febbraio alle ore 16.00 presso la Sala Eventi Start di Via Garibaldi, 7.
L’iniziativa si propone l’obiettivo di ricordare le migliaia di morti italiani uccisi nelle foibe e sviluppare un parallelo sul comportamento che la sinistra tenne alla fine della seconda guerra mondiale, quando l’Italia firmò il trattato di pace che consegnava le terre dell’Istria e della Dalmazia alla Jugoslavia di Tito, e che la sinistra tiene, invece, oggi, in relazione all’emergenza profughi per i quali viene sempre invocato a gran voce l’asilo per tutti.
All’incontro parteciperanno molti ospiti: l’on. Deborah Bergamini, Responsabile Comunicazione Forza Italia, il Consigliere Regionale Stefano Mugnai, Giorgio Silli responsabile nazionale dip. Immigrazione ed il Sindaco di Pietrasanta Massimo Mallegni.
Interverrà poi la Sig.ra Miriam Andreatini Sfilli Esule e rappresentante fiorentina dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia da noi invitata per raccontare la sua esperienza da quando bambina dovette lasciare la propria casa e la propria terra natia per fuggire dalle persecuzioni ed arrivò, insieme a molti altri, a Firenze dove ancora oggi risiede.
In tal modo, concludono Baratti e Gandola, daremo voce ad una pagina della nostra storia troppo spesso trascurata e che testimonia tutte le incongruità e l’incoerenza della sinistra italiana. Quella sinistra che oggi chiede a gran voce che l’Italia apra le porte a tutti i migranti del mondo predicando l’accoglienza verso lo straniero che considera un fratello quando per anni ha considerato stranieri i suoi stessi fratelli. Gli unici profughi che la sinistra italiana ha rigettato con violenza erano italiani, Istriani e Dalmati. Una vera assurdità, concludono Baratti e Gandola.