Attraverso un comunicato stampa Daniele Baratti, consigliere comunale di Forza Italia a Calenzano, parla degli operatori sanitari impegnati con i vaccini. Vi proponiamo il testo integrale.
“Questa volta l’assessore nonché Presidente della Società della Salute Nord Ovest ha esagerato col definire gli assistenti sanitari come coloro che “bucano e basta” un braccio in riferimento alla somministrazione di vaccini pertanto non in grado di informare adeguatamente il cittadino circa gli effetti e/o benefici degli stessi.
Così il consigliere comunale di Forza Italia Daniele Baratti, dopo aver riascoltato lo streaming dell’ultimo consiglio comunale, chiede spiegazioni in merito a questa affermazione proferita dall’assessore a seguito dell’interpellanza da lui proposta e a cui non è stata data una esauriente risposta o meglio è stata data una risposta che porta a molti interrogativi.
Infatti, prosegue l’esponente azzurro, una domanda sorge spontanea: coloro che si sono occupati in passato di effettuare le vaccinazioni all’interno della struttura pubblica situata in precedenza in p.za della Costituzione, secondo la logica dell’assessore, non sarebbero quindi state in grado di ricoprire quel ruolo?
Di fatto sono state “chiamate” all’interno della nuova struttura asl delle pediatre, stante anche un accordo regionale, naturalmente con un aggravio di spese. Sempre secondo l’assessore un coinvolgimento maggiore dei pediatri all’interno della struttura pubblica porterebbe dei benefici, non solo numerici(visto le aumentate richieste dei vaccini a seguito della campagna sulla meningite), ma qualitativi per ricostruire rapporti di fiducia con le famiglie; rapporti fiduciari quest’ultimi diminuiti con gli assistenti sanitari che non sarebbero obbligati ad informare gli utenti sui vaccini.
Secondo l’ordinamento italiano l’assistente sanitario è un operatore sanitario addetto alla prevenzione, alla promozione e all’educazione per la salute e quindi idoneo a ricoprire il ruolo a lui preposto.
Pertanto non si comprendono le parole dell’assessore con le quali se da una parte cerca di “giustificare” le su citate ulteriori spese per le pediatre, dall’altra riduce l’operato degli assistenti sanitari a meri “bucatori” screditandone il lavoro. Se questa fosse la verità in tutti questi anni sarebbe venuta meno la tutela del cittadino.
Non volendo pensare ciò, vista la delicata e complessa realtà delle vaccinazioni, resta da capire il perché di queste affermazioni”.