Falchi (SI): “Sesto deve ritrovare dignità all’interno dell’Area Metropolitana”

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Più di cento persone hanno partecipato, giovedì 24 marzo, all’assemblea pubblica di presentazione del candidato sindaco di Sinistra Italiana e Per Sesto, Lorenzo Falchi. Tra i presenti gli otto ex consiglieri comunali del Partito Democratico, Damiano Sforzi e Camilla Sanquerin, ex segretari dem, e Maurizio Quercioli, l’altro candidato sindaco della sinistra sestese appoggiato da Sesto Bene Comune, Rifondazione Comunista, Alternativa Libera e Possibile.

Credo che l’anno di amministrazione Biagiotti e del Partito Democratico abbia rappresentato il punto più basso della vita politica di Sesto – ha detto Lorenzo Falchi. La nostra città deve ritrovare dignità all’interno dell’Area Metropolitana e della regione Toscana. Sesto deve contare e non vedere imposte le scelte di altri. Penso alle questioni fondamentali della piana come inceneritore e aeroporto. Sarà fondamentale che il prossimo sindaco si opponga con tutte le forze e tutti gli strumenti a queste due opere. Penso anche al tema del lavoro e alle tante crisi aziendali che ci sono sul territorio. Sesto si merita un sindaco e un’amministrazione all’altezza delle propria storia e vitalità. Ci sono tante energie in città che penso si possano unire intorno alla mia candidatura e che possano rappresentare un elemento di novità per Sesto. Il Pd è il nostro avversario principale. I candidati alle primarie di coalizione di centrosinistra si sono già espressi su alcuni temi e le loro idee ricalcano le opinioni di Sara Biagiotti. Noi abbiamo le idee per ambire al governo di questa città. Dobbiamo capire che Sesto non si governa a colpi di slogan. Per vincere le battaglia bisogna convincere anche chi, fino al giorno prima, la pensava diversamente. Guardiamo al domani di Sesto. Possiamo costruire qualcosa d’importante solo se mettiamo insieme le migliori idee. Per quanto riguarda l’unità della sinistra e le primarie, se abbiamo paura di confrontarci con la nostra gente, come possiamo pensare di governare una città complessa come Sesto? Quercioli non vuole fare le primarie, ma non ci ha detto come vorrebbe selezionare il candidato sindaco. Se Sesto Bene Comune cambierà idea, sarò il primo a mettermi a disposizione. Se, invece, non sarà così, sappiate che il nostro percorso l’abbiamo iniziato. L’impresa che abbiamo davanti non è impossibile. Sesto si merita un governo diverso, un governo che noi possiamo rappresentare al meglio”.

Sono consapevole che l’unità è l’obiettivo da perseguire – ha sostenuto Maurizio Quercioli durante il suo intervento -. Quando non si riesce a stare insieme, però, la colpa non è mai di uno solo. Abbiamo lavorato con lo scopo di mettere insieme il numero più alto di persone e organizzazioni. Il punto principale su cui ci siamo scontrati sono state le primarie. Bisogna capire se le primarie sono lo strumento migliore. Il centrosinistra a Sesto è morto alle elezioni del 2014. Bisogna chiedersi in maniera approfondita perché e come la città si è venuta a trovare in queste condizioni. Non è colpa solo di Sara Biagiotti, ma anche del gruppo dirigente precedente, quello nato nel PdS. Una possibilità di unirsi c’è ancora, ma bisogna essere disposti a fare un passo indietro. L’obiettivo comune è quello di mandare all’opposizione il Partito Democratico”.

Parole non di chiusura totale, quelle di Maurizio Quercioli, ma nessuna apertura nei confronti delle primarie. Insomma: la situazione all’interno della sinistra è tutt’altro che rosea, come confermato dall’uscita di scena del leader di Sesto Bene Comune subito dopo il suo intervento. Intanto il 9 aprile si terrà l’inaugurazione comitato di Lorenzo Falchi in piazza IV Novembre, mentre il 16 – probabilmente al cinema Grotta – sarà presentato il programma elettorale. Il 21, infine, alla Casa del Popolo di Querceto cena di Sinistra Italiana e Per Sesto.

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STEFANO NICCOLI

 

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