Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa di Maria Tauriello, candidata sindaco di Sesto Fiorentino per il centrodestra.
In un teatro San Martino gremito, ieri sera Maria Tauriello, candidata Sindaco del centrodestra a Sesto Fiorentino, ha presentato il programma elettorale della coalizione di centrodestra. La serata ha visto gli interventi di moltissimi rappresentanti dei partiti che sostengono Maria: il Consigliere Regionale Marco Stella, Vice Presidente del Consiglio regionale toscano, il Consigliere Regionale Manuele Vescovi, Segretario nazionale Lega Nord Toscana, Claudio Gemelli, Portavoce di Fratelli d’Italia della Piana Fiorentina e poi ancora esponenti del coordinamento provinciale e locale.
“Abbiamo un lavoro intenso davanti a noi, non appena saremo al governo di Sesto dovremo rimettere in cammino la nostra Città, ha esordito Tauriello. Sesto fiorentino subisce oramai da troppi anni i danni creati da una amministrazione incapace di offrire prospettive di lungo periodo che non hanno saputo difendere il territorio né affrontare con efficacia la crisi economica globale.
Oggi Sesto si trova di fronte ad un bivio: o si rimette in cammino a testa alta e con orgoglio oppure si adagia in un sonno senza prospettiva abbandonando ogni opportunità di ritrovare e rilanciare le radici della propria grandezza.
E’ da questa consapevolezza che deve nascere lo scatto d’orgoglio per arrestare il declino finora prodotto.
Noi ci siamo, per dare una speranza all’alternativa e offrire una opportunità di cambiamento a tutti i sestesi e le sestesi.
Vogliamo esserci per dimostrare alle imprese che la possibilità di non abbandonare la nostra Città esiste.
Vogliamo tutelare i posti di lavoro creando le condizioni per cui le imprese siano incentivate a restare e ad investire sul nostro territorio. In questo modo daremo la possibilità a chi perso il lavoro di dimenticare la disperazione della disoccupazione per tornare al più presto a vivere una vita la cui dignità provenga dall’opera lavorativa di ciascuno.
Desideriamo dare ai sestesi veramente più salute e meno carrozzoni sanitari, più attenzione ai problemi concreti del paziente e meno sperperi e burocrazia, liberando il volontariato, vero asse portante organizzativo e logistico della nostra sanità, dal peso dell’oppressione politico.
Nello scenario attuale, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile rappresentano uno delle leve principali per generare valore pubblico, utilizzando e non sfruttando le risorse naturali. Per questo diciamo ancora una volta No all’inceneritore di Case Passrini.
I giovani devono tornare a sentirsi protagonisti dell’oggi e del domani, più fiduciosi a prescindere dall’appartenenza politica.
Voglio implementare politiche sul lavoro e sulla sicurezza che davvero garantiscano l’equa distribuzione della ricchezza e opportunità per tutti.
La tradizione di accoglienza e tolleranza della Città di Sesto non deve essere messa in discussione. Tutti, senza esclusioni, hanno diritto a vivere, studiare, lavorare a Sesto ed in Toscana, ma senza compromettere il principio fondante della nostra collettività, quella cittadinanza che purtroppo, pur essendo bandiera di tutti, spesso fa parte solo della propaganda di una sola parte. Garantire a tutti l’accoglienza ed anche la prima assistenza familiare è obbligo inderogabile ma i diritti di cittadinanza si acquisiscono solo se si rispettano le leggi dello Stato. Per questo terremo la prima riunione di Giunta nella zona dell’Osmannoro per sviluppare fin da subito un piano di riqualificazione di tutta la zona e sgomberare i luoghi occupati oramai da anni.
In sintesi voglio che i sestesi possano tornare a vivere in sicurezza, in una Città attenta ai loro bisogni e alle loro necessità.
Perché tutto questo si realizzi occorre trovare il coraggio di cambiare.
Cambiare politiche e persone, programmi e obiettivi, responsabilità e priorità.
Non esiste, in politica come nella vita, la fortuna: esiste solo il momento in cui un’opportunità incontra dei talenti. Io credo che chi oggi è cittadino di Sesto abbia la sorte di essere al centro di un contesto che ha ricchezze culturali, paesaggistiche, ambientali e intellettuali che, se ben rilanciate, possono essere leve di sviluppo. Serve il talento che è fatto dalle sinergie della volontà, delle intelligenze, delle eccellenze e anche dalla consapevolezza che non si può vivere di rendita ma che ognuno di noi ha, nella storia, il dovere di far crescere ciò che gli è stato dato in eredità.
A noi è data la responsabilità di riprendere un cammino e ridare a Sesto la centralità che si merita e che le è propria”, ha concluso Tauriello.