“Sesto è una città inaccessibile per i disabili. Manca una cultura mentale”. Il messaggio, forte e chiaro, arriva da Marco Becattini, Responsabile Regionale per il Dipartimento Disabilità per Forza Italia Toscana e storico attivista fiorentino per i diritti dei disabili.
“Abbiamo marciapiedi stretti e in pendenza e ai semafori manca l’acustica per i non vedenti. Anche la sede del consiglio comunale è inaccessibile per i disabili. Alcuni cartelli e semafori, come quelli in viale Machiavelli, sono piantati nei marciapiedi, quindi è difficile transitare per chi è in carrozzina come me. Inoltre la stazione per disabili non esiste. L’Italia vive ancora sull’assistenzialismo. In Germani, dove sono stato quattro anni fa, è tutto un altro mondo. – ha detto Becattini, 43 anni, disabile fin dalla nascita, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella mattinata di giovedì 12 maggio nel comitato elettorale di Maria Tauriello, candidata sindaco per il centrodestra -. Alcuni punti del mio programma sono i seguenti: abbattimento delle barriere architettoniche e incentivazione degli spazi urbani attraverso l’8% delle multe comunali, rifacimento delle fermate degli autobus per il trasporto urbano e interurbano rendendole accessibili alle persone con disabilità (ad esempio a forma di lingua), potenziamento e miglioramento del servizio domiciliare sanitario mediante apposite convenzioni con i professionisti proposti per poter effettuare vari tipi di analisi, cure riabilitative e fisioterapie direttamente a casa del paziente, istituzione di un contributo comunale alle persone disabili o ai loro familiari per acquistare o ristrutturare la prima casa”.
Becattini si era accorto delle difficoltà sopra citate all’inizio di aprile, quando – in compagnia del coordinatore comunale di Forza Italia Marco Allegrozzi, del presidente Club Sesto Azzurra Stefania Cavaciocchi e della candidata Maria Tauriello – aveva passato al setaccio alcune strade del centro con l’obiettivo di verificare la fruizione di luoghi e spazi comuni da parte dei diversamente abili.
“Si sta tornando indietro di cinquant’anni. Le persone diversamente abili sono praticamente costrette a stare in casa tutto il giorno. Inoltre alle 21 finisce il servizio pubblico per tornare a casa e così rischio di restare per strada.
Anche chi progetta le case, non prende in considerazione i problemi dei disabili. Alcune volte, ad esempio, le porte sono troppo piccole e strette per l’accesso delle carrozzine. Un altro obiettivo è quello di dar vita un ufficio politico per i diritti inclusivi delle persone con disabilità”.
Su queste tematiche, Maria Tauriello non ha dubbi: in caso di una sua vittoria alle elezioni comunali, sarà proprio Marco Becattini il consulente per le disabilità.
STEFANO NICCOLI