Confronto tra candidati sindaco, ma Zambini e Tauriello danno forfait

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Inizia con un colpo di scena l’ennesimo confronto tra i candidati sindaco di Sesto Fiorentino. Lorenzo Zambini di centrosinistra e Maria Tauriello di centrodestra hanno dato forfait all’ultimo momento. Il faccia a faccia tenutosi all’Unione Operaia di Colonnata nella serata di mercoledì 25 maggio si è dovuto svolgere senza di loro nonostante gli accordi presi da più di un mese. L’assenza è stata duramente criticata da Susanna Cressati, direttore di Sesto Tv e conduttore dell’evento insieme a Dario Baldi di Radio Geronimo. “E’ una mancanza di rispetto, non tanto nei confronti di chi ha organizzato la serata, ma dei cittadini che hanno riempito il teatro convinti di poter assistere ad un confronto fra tutti i candidati. I voti non calano dal cielo”.

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Centro cittadino, aeroporto, inceneritore, cultura, Polo scientifico, lavoro: questi i temi affrontati da Lorenzo Falchi (Sinistra Italiana-Per Sesto), Pietro Cavallo (Movimento 5 Stelle) e Maurizio Quercioli (Sesto Bene Comune-Insieme).

Voglio partire parlando della cultura – ha esordito Quercioli -. Abbiamo elaborato proposte chiare relative a un circuito virtuoso che riporti a Sesto la cultura. Mi riferisco, ad esempio, al museo Ginori. Bisogna ridare energia nuova ad una città le cui politiche degli ultimi anni hanno portato all’attuale situazione critica.
Il centro? La sua povertà è lo specchio del fallimento delle politiche del Pd in questi ultimi anni. Bisogna avere un progetto di lungo periodo. Vogliamo stabilire un rapporto col Polo Scientifico per riportare in centro i giovani e i ricercatori che operano lì. In centro tornerebbero così il divertimento e lo studio.
Aeroporto e inceneritore? Il territorio di Sesto deve essere legato alla qualità della vita dei sestesi. Le scelte fatte in passato dal partito di maggioranza sono state le più sciagurate che si potessero fare. Vogliamo un parco che sia a disposizione per la piana e l’università. Il parco deve essere parte integrante della città. Se sarà sindaco, la prima giunta dovrà cercare di bloccare la realizzazione dell’inceneritore e della nuova pista dell’aeroporto. In più vorremmo fare un’analisi dell’aria e del terreno e ricontrattare con Quadrifoglio la raccolta differenziata.
Il Polo Scientifico? Il Comune non ha dato rilievo alle potenzialità del Polo. Non c’è un ricercatore che gravita su Sesto. Bisogna riconsiderare il Polo come parte integrante della città”.

Vogliamo rimettere i conti a posto con i risparmi – ha detto Cavallo -. Abbiamo un progetto di energie alternative. Inoltre stiamo puntando sulla riscrittura dei regolamenti edilizi. Un altro tema che ci sta a cuore è quello della sicurezza. Il nostro obiettivo è quello di installare diverse postazioni di telecamere. Vogliamo un progetto di vigilanza notturna.
Il centro? La nostra idea è creare un’isola pedonale. Vorremmo chiudere il tratto di via Gramsci, da piazza Ginori fino al parcheggio del centro. Questo per ricreare una sorta di salotto. Vorremmo creare eventi musicali, culturali e teatrali a basso costo. Inoltre vorremmo rimettere un po’ di verde in piazza IV Novembre.
Aeroporto e inceneritore? Abbiamo presentato un esposto alla procura di Firenze, inoltre ci stiamo aggregando al ricorso presentato dall’avvocato Tamburini. Vogliamo che le centraline siano controllate dal Comune, senza che sia delegato ad altri il controllo della qualità dell’aria. Capitolo aeroporto: ci sono delle zone di rischio che prendono metà polo, tutta la zona dei marescialli e il mercato di Novoli.
Il Polo Scientifico? Siamo per il suo sviluppo e per l’utilizzo dei suoi spazi. Ci deve essere un miglior collegamento con il centro. Ci siamo interessati anche alla pista ciclabile. Manca, per esempio, l’ultimo pezzo di via Pasolini, utile per chi giunge da Firenze Nova”.

Uno dei temi centrali, che però è stato affrontato poco in campagna elettorale, è quello del lavoro – ha iniziato il suo intervento Falchi -. Sono tante le crisi aziendali del nostro territorio, come quella di Guess, del CMP e di Villa Ragionieri. Il Comune dovrà partecipare ai tavoli di crisi. Capitolo Richard Ginori: bisogna evitare evitare speculazioni sull’area in cui sorge la Ginori. Dobbiamo rilanciare la storica manifattura di Sesto.
Il centro? Ha perso vitalità. Il centro non è solo commercio, è uno strumento forte sul piano economico e relazionale. Bisogna riportare iniziative in centro, anche di un certo livello sul piano qualitativo come, ad esempio, la vecchia Fiera di Primavera. Faccio un esempio: nelle scorse settimane, accanto al nostro comitato elettorale in piazza IV Novembre, ha riaperto il locale del Drunk e ciò è servito per riportare un po’ di persone in centro.
Aeroporto e inceneritore? Cercheremo di bloccarli perché ci sono già tante opere in pochi chilometri quadrati nella piana. Si pensa solo alle infrastrutture e al ritorno economico e non ad un altro metodo di sviluppo. Siamo a favore del parco della piana. C’è differenza tra un sindaco pronto a fare questa battaglia e un sindaco che dice che è già tutto fatto.
Il Polo? Dovrebbe essere più collegato a Sesto. Bisogna intervenire sui trasporti, ma anche sul piano della vivibilità dell’area. Sarà importante mettere insieme allo stesso tavolo il Centro Universitario Sportivo, il Comune e l’Università affinché il centro sportivo del Polo venga utilizzato al massimo. C’è anche una piscina non ancora utilizzata”.

Il format del confronto prevedeva la possibilità per i candidati di avvalersi di un bonus di due minuti per puntualizzare un argomento ritenuto rilevante. Sollecitati anche dal pubblico, Lorenzo Falchi e Maurizio Quercioli hanno utilizzato questo tempo per spiegare i motivi del mancato accordo elettorale. “Stare divisi è un classico della sinistra italiana – ha detto Quercioli -. I programmi sembrano uguali, ma in realtà non lo sono. Se veramente le differenze fossero state così piccole, perché non si è cercato di limarle? Forse non erano così trascurabili. E’ classico del prevaricatore dare la colpa all’altro, ma la colpa non è mai di uno e basta. La nostra proposta è alternativa al passato. Il gruppo dirigente che ha governato Sesto nell’ultimo decennio ha fallito. Non mi interessa lo scontro tra il nuovo e il vecchio Pd”.

Abbiamo fatto di tutto per stare insieme – ha replicato Falchi -. Abbiamo proposto anche le primarie perché pensavamo fossero il metodo migliore per scegliere il candidato sindaco. Si è scelto di far prevalere le diversità e di amplificare le divisioni, mentre sarebbe stato giusto smussare le differenze. Le battaglie si vincono stando tutti insieme. Al secondo turno sarà necessario ricompattarsi”.

Per guardare la diretta di Sesto Tv, clicca qui.

STEFANO NICCOLI

 

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