Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa con le parole di Alessia Petraglia, senatrice di Sel-Sinistra Italiana, e Lorenzo Falchi, candidato sindaco di Sesto Fiorentino sostenuto da Sinistra Italiana e Per Sesto.
“140 licenziati tra medici, infermieri, amministrativi ed indotto senza che ancora siano state prospettate soluzioni o proposte alternative: su Villa Ragionieri non abbiamo sentito una parola dalla Regione Toscana e dall’assessore Saccardi in particolare. Siamo accanto ai lavoratori e alle lavoratrici oggi riuniti in assemblea, alle cui iniziative siamo pronti a dare sostegno affinché tutti i cittadini vengano a conoscenza di una situazione paradossale e inaccettabile. Sesto Fiorentino e tutta l’area metropolitana stanno per perdere una struttura di eccellenza ad alta specializzazione, nel silenzio totale delle stesse istituzioni che nei mesi scorsi si erano prodigate in promesse e impegni puntualmente disattesi”.
Lo affermano la senatrice di SEL-Sinistra Italiana Alessia Petraglia e il candidato a sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi che questo pomeriggio hanno incontrato i lavoratori riuniti in assemblea e hanno visitato la struttura.
“Il comportamento della proprietà è gravissimo e in larga parte inspiegabile – aggiungono Falchi e Petraglia – A soli cinque anni dall’apertura si sceglie deliberatamente di porre fine ad un’esperienza di buona sanità convenzionata, facendo venire meno un servizio ai cittadini. Sconcertante, invece, è l’inadeguatezza della Regione Toscana, che per bocca del suo assessore ha prima annunciato la creazione, appena pochi mesi fa, di un centro specializzato per il tumore al seno, poi ha ventilato l’acquisto della struttura, poi, una volta apprese le intenzioni della proprietà, la ricollocazione dei lavoratori, salvo poi scoprire che la normativa in vigore non lo permette. Invece di giocare a rimpiattino con le responsabilità, Saccardi farebbe bene ad ammettere la propria inadeguatezza nel gestire la situazione. Dal Presidente Rossi, che fino ad oggi ha preferito fare il convitato di pietra, vorremmo sentire parole chiare nei confronti di Unipol e dei lavoratori, invece di questo silenzio assordante“.
“Abbiamo notato con piacere che anche Zambini, il candidato sindaco del PD, ha accettato l’invito dei lavoratori e oggi ha avuto un colloquio con loro – puntualizza Falchi – Ecco, invece di rinchiudersi tra mura amiche con la fila di ministri, parlamentari, assessori regionali a farsi benedire la candidatura, perché non li porta in mezzo a questi lavoratori altamente qualificati per parlare dei veri problemi del nostro territorio? Perchè il PD sestese si sfila da questa vicenda e non si spinge mai oltre le vaghe dichiarazioni di principio? Perchè dai propri rappresentanti nelle istituzioni non pretende attenzione per Sesto, per la salute, per i cittadini se non quando si tratta di distruggerne il territorio? Comprendiamo bene l’imbarazzo di dover stare dalla parte dei lavoratori e degli interessi veri del territorio per chi è stato calato per curare altri interessi a braccetto con la destra. Da parte nostra siamo accanto ai medici e agli infermieri e, una volta eletti, metteremo in campo ogni azione necessaria a salvaguardare i posti di lavoro e i servizi ai cittadini“.