Quercioli: “Alleanza con Falchi solo con garanzie precise sull’inceneritore”

0
12495
TuttoSesto

19,20: è questo il risultato ottenuto da Maurizio Quercioli alle elezioni comunali. Nonostante il buon esito delle votazioni, il candidato sindaco sostenuto da Sesto Bene Comune e Insieme non andrà al ballottaggio. Probabile che, in vista del secondo turno di domenica 19 giugno, si coalizzi con Lorenzo Falchi. Affinché l’alleanza si concretizzi, però, Quercioli vuole garanzie precise dall’esponente di Sinistra Italiana e Per Sesto sul tema dell’inceneritore. In particolare la firma del protocollo di Zero Waste.

La questione inceneritore è la più impellente – ha detto Quercioli durante la conferenza stampa tenutasi nella mattinata di lunedì 6 giugno – . Il nostro non è un no teorico, per questo abbiamo firmato il documento di Zero Waste di Rossano Ercolini. Si deve fare di tutto per bloccare la costruzione dell’opera.

E’ stato un voto rivoluzionario perché ha messo in discussione una tradizione sestese lunga cinquant’anni. Un partito che ha sempre avuto la maggioranza è sceso sotto il 32%, nel giro di due anni ha perso il 22%. Il Pd si è spaccato. Ha giocato molto la storia del partito perché una parte del Pd è andata da un’altra parte determinando uno scivolamento di massa superiore a quello che tutti pensavano.

Quanto ha pesato la voglia di dire no all’inceneritore e la voglia di dare un colpo al Pd renziano? Probabilmente entrambi gli aspetti hanno avuto una importanza pari. L’inceneritore era il punto principale sul piano programmatico, ma penso ci sia stato anche il bisogno, da parte dell’elettore medio di sinistra, di dare un segnale chiaro ai dirigenti del Pd.

Per quanto riguarda l’inceneritore, Falchi non ha mai approfondito come fermare l’inceneritore, probabilmente non era la prima cosa che interessava alla sua coalizione. Questo per dire che non i programmi non erano uguali.

Se fossimo andati insieme a Falchi, penso che avremmo preso meno voti. Non tutti quelli del Pd si sarebbero spostati verso la nostra direzione e non tutti quelli che hanno votato per noi contro l’inceneritore avrebbero votato o si sarebbero fidati di questa coalizione. Se i sostenitori di Falchi giocheranno bene da un punto di vista tattico e faranno delle scelte chiare sul piano programmatico, penso che potranno vincere il ballottaggio. Potranno conquistare i nostri voti solo se daranno garanzie sull’inceneritore. In campagna elettorale noi abbiamo detto come provare a fermare la costruzione dell’inceneritore. Se poi Falchi e i suoi sostenitori hanno qualche altra idea, meglio.

Sul piano giuridico e amministrativo si può rimandare la realizzazione dell’opera. Se si fa un’analisi vera dello stato del territorio della piana, questa ti può dare un’arma in più sul piano sanitario per poter intervenire e rimandare o bloccare l’inceneritore. Terza ipotesi: se parte subito la raccolta differenziata porta a porta, cioè in sei mesi, si dimostra che non c’è bisogno dell’inceneritore.
La raccolta differenziata può abbattere il residuo indifferenziato in modo da rendere inutile l’inceneritore. Il sindaco può bloccare gli atti con ulteriori ricorsi. Può fare ricorso per una nuova valutazione d’impatto sanitario. L’ultima risale al 2005. Oppure può fare il ricorso per la valutazione d’impatto ambientale. In questi anni si è lavorato come se Sesto non esistesse o come se il Comune fosse d’accordo.

Contatti con Falchi? Non li abbiamo ancora presi, noi aspettiamo. Una nostra alleanza col Pd è impossibile, i nostri elettori non capirebbero.

Ho parlato troppo dell’inceneritore in campagna elettorale? Puntavamo al risultato che abbiamo ottenuto, il nostro obiettivo massimo era il 20%. Non pensavamo che il Pd perdesse tutti quei voti. Se il Pd avesse perso solo il 10%, ed è già tanto, noi saremmo stati secondi. Pensavamo che i fuoriusciti dal Pd si portassero dietro una determinata quantità di voti, ma nessuno si aspettava uno spostamento così grosso.

Cosa cambierei? Niente. Abbiamo fatto una campagna contro il Pd e una classe dirigente che ha diretto questo Comune per decine di anni. I punti delicati sono inceneritore, aeroporto, polo scientifico e centro. Tutte zone punite da questa cultura politica. Voglio capire, con questo spostamento di voti dalla parte del vecchio Pd, come cambierà la cultura politica del Comune. Noi terremo d’occhio questo elemento. Non siamo stupidi. Se ci sono le garanzie, il Pd ufficiale può essere mandato all’opposizione. Con determinate garanzie siamo pronti a sostenere Falchi. Quali garanzie? Una chiara posizione contro l’inceneritore per bloccarlo. Questa è la pregiudiziale. Una battaglia contro l’inceneritore che noi portiamo avanti con la firma del protocollo Zero Waste di Rossano Ercolini. Se c’è la disponibilità di Falchi in questa direzione, per noi è già sufficiente. Noi non contrattiamo poltrone. Se non c’è questa garanzia, il popolo che ha votato per noi, non tutto voterà per Falchi”.

STEFANO NICCOLI

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO