A margine di un convegno sui trent’anni di Revet, l’amministratore delegato di Quadrifoglio Livio Giannotti ha dichiarato che si è scatenata un’inutile campagna di allarmismo sull’inceneritore. Il candidato sindaco di Sinistra Italia e Per Sesto Lorenzo Falchi ha replicato così:
“Pensavo che il candidato sindaco del PD fosse Lorenzo Zambini, non Livio Giannotti. E’ davvero inusuale che il dirigente di un’azienda a capitale pubblico entri costantemente a gamba tesa in una campagna elettorale, ma non ci stupisce più di tanto che sia lui a farla al posto di Zambini, che ha già devotamente rinunciato al suo ruolo in favore di altri, che siano sottosegretari, ministri o addirittura il premier Renzi, sempre con scarsi risultati.
Dice bene un ex sindaco che sostiene Zambini: i sestesi “non bevono a boccia” e non berranno a boccia nemmeno con Giannotti. Il cui attivismo speriamo che, quanto prima, si riveli davvero utile ai cittadini: invece di trincerarsi dietro il sarcasmo di chi non ha argomenti, provi a suggerire a Zambini le risposte alle domande che gli abbiamo posto da due giorni sull’inceneritore. Dice Giannotti che le posizioni di chi si oppone all’inceneritore lo fanno tanto ridere. Beh, abbiamo l’impressione che davanti a quelle risposte che stiamo aspettando a ridere saranno altri“.
