Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del Partito Democratico di Sesto Fioentino.
Il Pd di Sesto Fiorentino riparte dall’Assemblea cittadina e dall’individuazione di una reggenza che dalle prossime settimane lo traghetterà verso il Congresso del 2017.
Un appuntamento, quello di ieri sera al Circolo Rinascita alla presenza del segretario metropolitano Fabio Incatasciato, che è stato caratterizzato da un dibattito vivace e partecipato, incentrato sulla relazione del segretario dimissionario Alessandro Baldi e sui molti interventi dei tanti iscritti presenti.
“Ho confermato l’irrevocabilità delle mie dimissioni – ha spiegato Alessandro Baldi -, volendo con questo atto favorire un cambio di passo del nostro Partito, con l’apporto di nuove energie in una fase delicata e inedita per la storia del PD sestese. Il presidente dell’Assemblea, Lorenzo Zambini , e il segretario metropolitano Incatasciato si sono assunti l’impegno di individuare una figura di segretario reggente o un gruppo, che possano guidare il Pd sino al Congresso, da sottoporre al voto dell’organismo cittadino“.
Nel corso dell’incontro, il segretario Baldi ha individuato alcuni degli elementi che hanno favorito la sconfitta del Pd sestese nelle ultime amministrative.
“Abbiamo pagato una caduta di consensi del Pd – ammette Baldi -, legata al trend del Partito e del Segretario a livello nazionale, questo non si può negare, ma Sesto si sono innestati anche altri elementi. In primo luogo la prossima realizzazione di due infrastrutture fortemente impattanti per la Piana Sestese quali l’aeroporto e, soprattutto, il termovalorizzatore di Case Passerini. Ci siamo trovati a fare una campagna elettorale in cui l’unico tema dominante è stato l’inceneritore: un referendum favorevoli o contrari. E’ mancata una campagna di informazione approfondita e capillare su questo tema, in grado di controbattere le falsità e il terrorismo psicologico fatto contro l’impianto e questo ci è costato le elezioni. Ora mi aspetto che, nei prossimi mesi ATO Toscana Centro, Città Metropolitana e Regione, con l’attivazione dei cantieri per il termovalorizzatore e la sua messa in funzione, dopo 700 giorni come previsto dai progetti approvati, si facciano carico anche di una adeguata e corretta campagna informativa verso i cittadini”.
Un’altra forte criticità emerge dalla spaccatura che si è creata nell’ultimo anno all’interno del Pd cittadino.
“E’ stata sottovalutata la rottura che si è creata nel partito all’indomani della sfiducia al sindaco Biagiotti – riconosce Alessandro Baldi -, una vera a propria scissione, che ha portato a riciclarsi verso altre formazioni politiche la quasi totalità di quello che era stato il vecchio gruppo dirigente dell’ultimo decennio, con tutti i suoi legami e le capacità organizzative. Il Pd si è rinnovato, ha lavorato sul territorio, ma abbiamo finito per pagare la mancanza di esperienza”.
Nel concludere, anche un richiamo a ritrovare una dialettica del confronto e non dello scontro fra le forze politiche.
“Abbiamo vissuto una campagna elettorale molto brutta – ha spiegato il segretario -, animata fin dall’inizio da rancori, attacchi personali e forti avversioni per il nostro Partito, identificato come il “nemico” da abbattere da parte di tutti, e culminata con una allucinante “presa del Palazzo Comunale” che ha evocato scenari a cavallo fra la presa del Palazzo d’Inverno durante la Rivoluzione di Ottobre e il ventennio fascista, con affacci dal balcone e limitazioni aggressive alla libertà di stampa. Scene mai viste a Sesto Fiorentino e per questo rinnovo la nostra solidarietà a Antonio Passanese del Corriere Fiorentino. Spero che questo capitolo sia definitivamente chiuso e che il sindaco Falchi, a cui auguro buon lavoro, sappia rappresentare tutti i cittadini in un clima di maggiore serenità”.